Gioia Tauro, saloni di bellezza abusivi in casa con tanto di fidelity card ai clienti: arriva la stangata
Due donne scoperte a gestire centri estetici abusivi a Gioia Tauro: controlli dei Carabinieri svelano attività senza licenza e rischi per la salute.
Esercizio abusivo della professione e attività estetiche senza autorizzazione sono le accuse mosse a due donne a seguito di recenti controlli effettuati dai Carabinieri a Gioia Tauro. Nel corso di un’operazione mirata, sono stati scoperti due centri estetici clandestini privi di qualsiasi titolo o licenza, allestiti all’interno di abitazioni private e pubblicizzati sui social network.
Operazione dei Carabinieri
Stando alle informazioni pubblicate sul sito dei Carabinieri, l’indagine è nata nell’ambito di una più ampia attività di controllo volta a contrastare le pratiche sanitarie ed estetiche illegali nel territorio di Gioia Tauro. I militari dell’Arma, con il supporto della Polizia Locale, hanno intensificato i monitoraggi su attività sospette, individuando due abitazioni trasformate in veri e propri saloni di bellezza, dove venivano offerti trattamenti avanzati senza alcuna abilitazione.
Il primo centro estetico abusivo: irruzione e denuncia
Nel primo caso, i Carabinieri hanno fatto irruzione in un appartamento che era stato adibito a salone estetico. All’interno, hanno trovato una cliente sottoposta a trattamento, una fidelity card per la fidelizzazione, un’agenda appuntamenti e macchinari professionali in funzione. Questi ultimi, secondo la normativa vigente, possono essere utilizzati esclusivamente sotto la supervisione di personale medico qualificato. La titolare, completamente priva di titoli o autorizzazioni, è stata denunciata per esercizio abusivo della professione. L’accusa, secondo quanto riferito dagli inquirenti, si basa sull’assenza totale di abilitazioni sanitarie e di autorizzazioni amministrative.
Il secondo caso: sanzione amministrativa a una cittadina ucraina
Il secondo episodio ha visto protagonista una donna di nazionalità ucraina, anch’essa priva di partita IVA e di qualsiasi licenza, che gestiva un’attività estetica all’interno della propria abitazione. Al momento del controllo, anche qui era presente una cliente in trattamento. I Carabinieri hanno rinvenuto un lettino, un apparecchio per dermopigmentazione e altri strumenti professionali. Nei confronti della donna è stata elevata la sanzione amministrativa prevista dalla legge per l’esercizio non autorizzato di attività estetiche.
Le tecniche di promozione e i rischi per la salute pubblica
Entrambi i centri estetici abusivi erano pubblicizzati sui social network tramite post e video accattivanti, con l’obiettivo di attrarre nuovi clienti e fidelizzare quelli già acquisiti. Le offerte comprendevano trattamenti di estetica avanzata e medicina estetica, come la dermopigmentazione, la depilazione laser e la stimolazione del collagene. Tuttavia, la totale assenza di abilitazioni e la mancanza di supervisione medica rappresentavano un serio rischio per la salute e la sicurezza degli utenti.
L’impegno delle forze dell’ordine nella tutela dei cittadini
Le due operazioni rientrano in una strategia più ampia di monitoraggio e contrasto agli illeciti in ambito sanitario, che vede impegnati i Carabinieri nella difesa della salute pubblica. L’Arma ha ribadito la necessità di rivolgersi esclusivamente a professionisti abilitati e a strutture regolarmente autorizzate, per evitare di incorrere in rischi legati a trattamenti non sicuri e a pratiche potenzialmente dannose.
La posizione delle persone coinvolte
Le autorità hanno sottolineato che la persona denunciata deve essere considerata non colpevole fino a eventuale condanna definitiva, in linea con il principio di presunzione di innocenza. Nel frattempo, proseguiranno i controlli sul territorio per prevenire e reprimere ogni forma di esercizio abusivo della professione e di attività sanitaria illegale.
Il fenomeno dei centri estetici abusivi: un problema diffuso
Il caso di Gioia Tauro si inserisce in un contesto nazionale in cui il fenomeno dei centri estetici abusivi è in crescita. L’assenza di controlli adeguati e la facilità di promozione tramite i social network favoriscono la diffusione di attività non autorizzate, spesso gestite da persone prive di formazione specifica. Le forze dell’ordine invitano i cittadini a segnalare situazioni sospette e a verificare sempre le credenziali dei professionisti a cui si affidano.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.