Macron promulga la riforma delle pensioni: tensione in Francia, scontri tra manifestanti e polizia a Rennes
Macron ha promulgato in piena notte la contestata riforma che aumenta da 62 a 64 anni l'età minima per andare in pensione. Esplode la rabbia
Esplode la rabbia, in Francia, per la decisione del presidente Emmanuel Macron di promulgare nella notte tra il 14 e il 15 aprile, la contestata riforma delle pensioni.
- La mossa di Macron in piena notte
- Sinistra e sindacati annunciano battaglia e scioperi
- Scontri e manifestazioni in Francia
La mossa di Macron in piena notte
Il presidente Emmanuel Macron ha promulgato in piena notte, pochi minuti dopo le 3 del mattino, la contestata legge che apparirà sulla prossima Gazzetta ufficiale.
Il cuore della riforma prevede un graduale innalzamento dell’età pensionistica: mentre al momento in Francia si va in pensione a 62 anni, con questa nuova riforma si andrà in pensione a 64 anni dal 2030.
La sinistra e i sindacati parlano di un “colpo di mano” ma il governo parigino si difende. “La legge è stata votata, convalidata e quindi deve essere pubblicata così com’è”, ha affermato Olivier Dussopt, ministro del Lavoro . “Abbiamo scelto di promulgare subito dopo la decisione, come avviene per tutte le leggi di finanza statale o previdenziali. Sono sempre state promulgate entro 24 ore dal parere del Consiglio costituzionale” ha aggiunto.
Sinistra e sindacati annunciano battaglia e scioperi
“Una legge promulgata in piena notte, come i ladri”, denuncia ad esempio Fabien Roussel, segretario nazionale del Partito comunista francese. “Notte e giorno, questa riforma è ingiusta!”, aggiunge il segretario generale della Confederazione francese democratica del lavoro, Laurent Berger.
Come riporta l’Ansa, sinistra e sindacati promettono battaglia. Già annunciato lo sciopero dei treni per la “giornata della rabbia dei ferrovieri”, in programma giovedì 20 aprile.
Fonte foto: ANSA
Il presidente francese, Emmanuel Macron, al centro delle contestazioni
La Cgt ha inoltre messo in calendario due mobilitazioni con cortei e scioperi per il 20 e 28 aprile. Quindi, la grande giornata che le opposizioni, i sindacati, le associazioni di studenti, di lavoratori, tutti insieme il 1 maggio per dimostrare che “la lotta continua” come ripete Jean-Luc Mélenchon.
Scontri e manifestazioni in Francia
Esplode la rabbia nel Paese dopo la promulgazione della riforma delle pensioni. A Rennes, in Bretagna, la tensione tra manifestanti e forze dell’ordine è salita alle stelle e degenerata nel pomeriggio di sabato 15 aprile, con la polizia che è intervenuta disperdendo il corteo.
Gli agenti avrebbero anche fatto du uso di lacrimogeni contro i manifestanti che hanno lanciato oggetti, sassi ed escrementi contro di loro.
Non c’è pace per il presidente francese. Lo scorso 24 marzo, infatti, Macron è finito al centro delle polemiche per essersi sfilato, durante un dibattito televisivo, un orologio da polso che i detrattori hanno definito “costoso”.
