Multe storiche per chi ha usato il pezzotto, colpite oltre 2 mila persone: sanzioni fino a 5 mila euro
Oltre 2 mila persone colpite dalle multe previste dalla legge antipirateria per aver usato il pezzotto
Fioccano le multe per la pirateria. Oltre duemila persone sono state sanzionate in tutta Italia per aver usato servizi di streaming illegali, il cosiddetto “pezzotto“, per fruire abusivamente di contenuti protetti, in particolare le dirette delle partite di calcio. Questo il primo bilancio dell’azione antipirateria condotta dalla guardia di finanza.
Pirateria, multe per chi ha usato il pezzotto
Oggi, mercoledì 14 maggio, nella sede del Coni a Roma sono stati illustrati i primi risultati della lotta contro la pirateria audiovisiva nel calcio che vede al lavoro insieme Agcom, guardia di finanza, procure, Lega Serie A e società detentrici dei diritti.
Come riporta Repubblica, sono stati multati oltre duemila – 2.189 per la precisione – abbonati ai servizi di streaming illegali.
Fonte foto: ANSA
“Oggi è un giorno storico, stiamo raccontando un passo ulteriore per recuperare delle risorse fondamentali e portare gli utenti a capire l’importanza degli abbonamenti”, ha dichiarato l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo.
“La Guardia di Finanza ha fatto un lavoro eccellente, chiunque usa il pezzotto in Italia lascia una traccia indelebile che le forze dell’ordine ora sono in grado di ricostruire arrivando a individuare gli utenti finali”.
Sanzioni a oltre duemila persone
Gli inquirenti hanno spiegato come si è arrivati a identificare un numero così elevato di utenti.
I finanzieri sono partiti dai procedimenti penali degli ultimi anni che riguardano i responsabili delle infrastrutture utilizzate per la diffusione abusiva dei contenuti di tv e piattaforme.
Gli utenti pirata sono stati individuati perché hanno utilizzato forme di pagamenti tracciabili. Sono stati tutti convocati in caserma dalla guardia di finanza e sanzionati, i loro nominativi inseriti in una specifica blacklist.
L’importo base della multa è contenuto: 154 euro. Ma può salire di molto se si viene beccati ancora, fino a 5.000 euro.
I commenti
“È un fenomeno diffuso di mancanza di legalità – ha detto ancora De Siervo – che grazie alla legge approvata dal Parlamento, che è la più avanzata contro la pirateria, riuscirà a portare beneficio non solo al calcio, ma a tutta l’industria culturale italiana che oggi soffre questa violazione che porta danni per centinaia di milioni e che obbliga le pay tv ad alzare il valore degli abbonamenti”.
“È chiaro che la gente oggi sa che non può più scherzare. Perché va in contro a sanzioni di carattere non solo amministrativo, ma soprattutto penale”, ha affermato il senatore Claudio Lotito, presidente della Lazio e relatore delle legge antipirateria.
Così Andrea Duilio, amministratore delegato di Sky Italia: “Le sanzioni rappresentano l’inizio di un cambiamento culturale necessario: colpiscono un senso di impunità ancora troppo diffuso e combattono un fenomeno che distrugge valore e posti di lavoro in molti settori, dallo sport all’audiovisivo”.
Secondo Stefano Azzi, CEO di Dazn Italia, “la pirateria ruba risorse a tutti e tradisce la vera passione, oltre ad essere un reato. Dietro a un link illegale non c’è mai solo la trasmissione di una partita: c’è il furto di dati personali e di identità, c’è sottrazione di strumenti di pagamento”.
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