Per Leonardo Apache La Russa chiesta archiviazione per violenza sessuale, ma non per il reato di revenge porn
Leonardo 'Apache' La Russa: la procura di Milano chiede l'archiviazione per stupro, ma rimane l’accusa di revenge porn
La procura di Milano ha chiesto l’archiviazione per Leonardo ‘Apache’ La Russa e il suo amico Tommaso Gilardoni. I due sono indagati per violenza sessuale dopo la denuncia di una ex compagna di scuola del figlio del presidente del Senato. Nel frattempo, però, sono state chiuse le indagini e si va verso il processo per revenge porn, reato per cui è prevista una pena da uno a sei anni per la “diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti”.
- La Russa Jr, archiviazione per violenza sessuale ma non per revenge porn
- Violenza sessuale, la ragazza si opporrà all’archiviazione
- Ignazio La Russa sul figlio Leonardo 'Apache': “Archiviazione dimostra estraneità”
La Russa Jr, archiviazione per violenza sessuale ma non per revenge porn
Per quel che riguarda il video su cui le indagini hanno posto attenzione, La Russa jr, “dopo averlo realizzato” il 19 maggio 2023, lo avrebbe spedito all’amico dj Gilardoni, “ospite presso la sua abitazione”, attraverso WhatsApp,
Gli inquirenti scrivono che il filmato è “un video a contenuto sessualmente esplicito, destinato a rimanere privato”. In particolare ritraeva la ragazza di 22 anni (oggi 24enne, ndr), senza il suo “consenso”.
IPA
Anche Tommaso Gilardoni è accusato di revenge porn, ma non per il medesimo video. Al 26enne, assistito dai legali Luigi Stortoni e Alessio Lanzi, viene contestato un episodio di revenge porn con diffusione di immagini non della notte tra il 18 e il 19 maggio 2023, come a La Russa jr, bensì di un’azione effettuata nell’agosto successivo.
Il 26enne, infatti, “dopo averlo realizzato” avrebbe inoltrato quell’estate su WhatsApp ad un amico, “organizzatore della festa ‘Eclipse” al club Apophis, un altro video di quella notte; video che immortalava sempre la ragazza allora 22enne nel bagno della casa dei La Russa.
Immagini “a contenuto sessualmente esplicito” divulgate, assicurano i pm, “senza il consenso della ragazza“. Tali sottolineature anticipano la richiesta di processo.
Violenza sessuale, la ragazza si opporrà all’archiviazione
Il legale della ragazza che ha denunciato, l’avvocato Stefano Benvenuto, ha riferito che si opporrà alla richiesta di archiviazione del reato di violenza sessuale: avrà venti giorni di tempo per depositare l’istanza, e poi sarà la gip Rossana Mongiardo a dover decidere, dopo un’udienza, se archiviare, disporre nuove indagini o ordinare l’imputazione coatta.
Ignazio La Russa sul figlio Leonardo ‘Apache’: “Archiviazione dimostra estraneità”
“Dopo uno scrupoloso e dettagliato esame di ogni aspetto di questa vicenda, la decisione dei magistrati inquirenti di chiedere al gip l’archiviazione dell’accusa di violenza sessuale mi conforta nell’idea che ho sempre espresso sulla estraneità di mio figlio ai fatti contestati che hanno suscitato un grande clamore mediatico”. Così Ignazio La Russa nel commentare quanto reso noto dalla procura di Milano.
“Siamo molto soddisfatti per questo risultato che arriva dopo un’indagine particolarmente lunga e accurata. Abbiamo sempre confidato in una serena e obbiettiva disamina dei fatti da parte degli inquirenti”, hanno dichiarato gli avvocati Adriano Bazzoni e Vinicio Nardo, difensori di Leonardo Apache La Russa.
“Quanto alla contestazione residua, ci confronteremo responsabilmente con l’autorità giudiziaria con lo stesso rispettoso approccio che ha contraddistinto la nostra linea difensiva”, hanno concluso i legali.
