Perché Carla Zambelli è stata arrestata in Italia, di cos'è accusata la deputata italo-brasiliana
Carla Zambelli è stata arrestata nell’appartamento romano in cui risiede, era ricercata dall'Interpol per una condanna a 10 anni di carcere in Brasile
Carla Zambelli è stata arrestata il 29 luglio 2025 nel’appartamento di Roma in cui ha la residenza. La deputata italo-brasiliana era ricercata dall’Interpol per una condanna a 10 anni di carcere con l’accusa di aver hackerato il sistema informatico del Consiglio nazionale di giustizia del Paese d’origine.
- L'arresto della deputata Carla Zambelli
- La richiesta di estradizione
- Lo sfogo di Carla Zambelli
- Chi è Carla Zambelli
L’arresto della deputata Carla Zambelli
Carla Zambelli era fuggita il 25 maggio 2025 dal Brasile, attraversando il confine con l’Argentina insieme con il marito, per raggiungere gli Stati Uniti con l’intenzione di trasferirsi in Italia, dove ha la cittadinanza, e di continuare la carriera politica nel nostro Paese.
Esponente politica del partito dell’ex presidente Jair Bolsonaro, la deputata si trovava da tempo a Roma. La donna sarebbe stata intenzionata inizialmente a candidarsi a una carica elettiva in Italia, secondo le parole del suo legale alla Cnn, ma poi avrebbe accantonato questa intenzione.
ANSA
La deputata Carla Zambelli
Il deputato Avs Angelo Bonelli aveva presentato interrogazioni parlamentari al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi chiedendo il motivo del mancato arresto della donna.
Proprio il parlamentare, poco prima dell’arresto, ha scritto sui social che Zambelli era in un appartamento della Capitale e che lui stesso aveva “fornito l’indirizzo alla polizia“.
“La cooperazione internazionale tra la Polizia Federale e la polizia italiana è stata essenziale. Carla Zambelli è stata arrestata e condotta in una stazione di polizia italiana. Ora ha 48 ore di tempo affinché l’autorità giudiziaria locale decida se rilasciarla, estradarla o porla agli arresti domiciliari”, ha dichiarato Andrei Rodrigues ai media locali.
La richiesta di estradizione
L’11 giugno 2025 i giudici della Corte suprema brasiliana, tramite l’ambasciata a Roma, avevano chiesto l’estradizione della deputata italo-brasiliana al ministero della Giustizia italiano.
A metà luglio il ministro Piantedosi aveva spiegato al question time alla Camera di aver “avviato attività investigative volte a localizzare la signora, di concerto con l’autorità giudiziaria di Roma, immediatamente informata al riguardo”.
Piantedosi aveva poi aggiunto che “nel corso delle indagini sono puntualmente state verificate segnalazioni circa la presenza dell’ex parlamentare in determinati luoghi o contesti, sempre con esito negativo”. Il ministro aveva anche ribadito che “all’atto del controllo di frontiera” a Fiumicino il 5 giugno Zambelli “risultava priva di precedenti di polizia sul territorio nazionale e di evidenze sfavorevoli rinvenibili agli atti” e dunque “le autorità di polizia non avrebbero potuto in alcun modo procedere al fermo”.
Lo sfogo di Carla Zambelli
Poco prima dell’arresto, un cronista di La Repubblica è riuscito a raggiungere Carla Zambelli che, per prima cosa ha chiesto come il giornalista aveva fatto a trovarla.
“Non c’è riuscita la polizia, ci siete riusciti voi. Ora dovrò cambiare casa“, si era sfogata, ignara di quanto sarebbe accaduto da lì a poco.
A La Repubblica la donna si è dichiarata “innocente, non ho nulla da nascondere. Sono stata condannata per motivi politici, ma sono innocente. Sono venuta in Italia, perché sono italiana e vorrei continuare a vivere qui”.
Zambelli ha aggiunto che “non c’è nessuna prova contro di me. Sono stata incastrata da questo hacker. L’ho conosciuto per caso ma non ho nulla a che fare con lui. Io sono la più votata in Brasile, ho preso un milione di voti. Sono una perseguitata politica. Il giudice che mi ha condannato è un dittatore”.
La politica ha detto di aver preferito tornare in Italia piuttosto che restare negli Usa perché ha molti problemi di salute e la sanità in America è cara. Si è anche detta delusa dal mancato sostegno della destra che avrebbe potuto “fare di più” per la sua situazione.
Chi è Carla Zambelli
Carla Zambelli è una deputata brasiliana nota per le sue posizioni ultra-conservatrici ed esponente del Partito Liberale legato all’ex presidente Jair Bolsonaro.
È stata riconosciuta colpevole in patria per aver violato il sistema informatico del Consiglio Nazionale di Giustizia, diffondendo atti falsificati. Avendo la cittadinanza italiana, è difficilmente estradabile.
È arrivata in Italia da Miami il 5 giugno 2025 e all’arrivo a Fiumicino sembra non risultasse ancora ricercata. Secondo varie fonti, Zambelli è arrivata a Roma poche ore prima che il suo nome comparisse nella lista rossa dell’Interpol.
