Riforma del voto in condotta a scuola, cos'è il compito di cittadinanza per chi è promosso col 6

La nuova riforma a scuola cancella la bocciatura per il 6 condotta: gli studenti potranno recuperare redigendo un "compito di cittadinanza"

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Essere bocciati a scuola per un cattivo voto in condotta sta per diventare un lontano ricordo: dal prossimo anno scolastico entrerà in vigore il “compito di cittadinanza“, un elaborato legato al comportamento, alla convivenza e al rispetto, che lo studente dovrà redigere per recuperare ed essere ammesso alla classe successiva.

Scuola, addio alla bocciatura per condotta

La novità sulla scuola è attesa a partire dall’anno 2025/2026, con l’entrata in vigore di una modifica rilevante alla gestione del voto in condotta nelle scuole medie e superiori.

Gli studenti che otterranno un 6 nel comportamento non saranno automaticamente bocciati, e per poter proseguire il percorso scolastico avranno la possibilità di confrontarsi con un elaborato obbligatorio: il “compito di cittadinanza”.

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Il ministro Giuseppe Valditara

Previsto dalla legge 150/2024 e approvato dal Consiglio dei Ministri, questo strumento mira a responsabilizzare gli studenti più che a penalizzarli.

Cos’è il compito di cittadinanza

Il contenuto del compito sarà strettamente connesso alle ragioni che hanno portato al voto insufficiente, con focus su cittadinanza attiva, rispetto delle regole e convivenza civile.

L’elaborato formativo è previsto per chi riceve una valutazione di 6 in condotta. Il consiglio di classe sospenderà il giudizio sull’ammissione finché lo studente non avrà completato e presentato il compito. Ogni elaborato sarà calibrato sulle motivazioni individuali alla base del voto, e dovrà dimostrare una comprensione matura dell’errore commesso e delle sue possibili conseguenze.

Secondo le prime indiscrezioni si ipotizza un elaborato di lunghezza variabile tra le 800 e le 1200 parole. I formati possibili includono testi scritti, ma alcune scuole potrebbero accettare progetti digitali o presentazioni orali.

I temi principali comprenderanno il rispetto delle norme, le conseguenze di atti violenti, la cittadinanza digitale e il volontariato.

Come saranno valutati gli studenti

Il consiglio di classe esaminerà ogni compito di cittadinanza usando una griglia valutativa che considererà coerenza del tema, chiarezza nella scrittura, profondità nella riflessione e partecipazione attiva al percorso.

In caso di esito positivo, lo studente potrà accedere all’anno successivo o essere ammesso alla maturità, se all’ultimo anno.

Secondo quanto ribadito dal ministro Valditara, l’intento della riforma è promuovere una scuola autorevole e non punitiva, e il compito di cittadinanza rappresenta uno strumento formativo pensato proprio per sviluppare senso civico e consapevolezza nei giovani.

In alternativa alle sospensioni disciplinari tradizionali, il ministero vuole incentivare esperienze attive e formative, come incontri con tutor o attività solidali, per prevenire comportamenti scorretti futuri e rafforzare il valore educativo dell’ambiente scolastico.

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