Roberto Benigni e l'attacco ai nazionalisti in tv: "Chi dice che vuole fare grande un Paese è pericoloso"

Roberto Benigni e il suo amore per l'Europa: "Sono europeista estremista", ma prende le distanze dai nazionalisti: "Sono pericolosi"

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L’Europa “è l’unico sogno che abbiamo”, per questo Roberto Benigni si definisce “europeista estremista”. Ciò detto, il comico toscano si guarda bene dal nazionalismo. “Il nazionalismo è la guerra e purtroppo sta risorgendo”. Lo ha detto, Benigni, nel corso di un suo intervento durante il format Cinque Minuti in onda su Rai 1 e condotto da Bruno Vespa.

Roberto Benigni attacca i nazionalisti

Benigni, ospite durante la puntata di Cinque Minuti, il format condotto da Bruno Vespa su Rai 1, ha parlato di Europanazionalismo. Sul Vecchio Continente l’attore di Johnny Stecchino si è definito “europeista estremista” in quanto sente “un grande amore per l’Europa”.

Per questo si definisce “patriota” ma allo stesso tempo “non sono un nazionalista”, di cui si considera “l’opposto”.

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Roberto Benigni si definisce “europeista estremista” ma prende le distanze dai nazionalisti: “Il nazionalismo è guerra, io sono l’opposto”

“Il nazionalismo è la guerra e purtroppo sta risorgendo”, sottolinea Roberto Benigni, che aggiunge: “Bisogna stare attenti”. Quindi un invito esteso a chiunque in ascolto: “Bisogna sempre guardarsi da coloro che dicono che vogliono fare il loro Paese più grande, sono pericolosissimi“.

Non è la prima volta che l’attore si schiera contro i nazionalismi e chiunque metta in discussione il concetto di Europa. In passato lo ha fatto nel corso del suo show, Il Sogno, dopo il discorso di Giorgia Meloni contro il manifesto di Ventotene.

L’Europa secondo Benigni

Perché tanto amore per l’Europa? A Cinque Minuti Roberto Benigni afferma che “l’Europa è la più grande costruzione democratica degli ultimi duemila anni che è stata fatta sulla Terra”.

Poi aggiunge che “ci sono però due europe” distinguibili in “una buona e una cattiva”. La prima, quella buona, è “quella del Parlamento e della Commissione che lavora tutti i giorni per i cittadini”. La seconda, più cattiva, è “quella del Consiglio europeo che ci mette troppo a prendere una decisione”.

Per un’Europa migliore, secondo Benigni, si dovrebbe levare il veto senza il quale “quante cose potrebbe fare l’Europa” che “ha garantito 80 anni di pace, il periodo più lungo dalla guerra di Troia”.

L’attacco a Trump

Durante il suo intervento Benigni ha criticato anche la linea politica di Donald Trump nel suo secondo mandato alla guida degli Stati Uniti.

Il tycoon, ricordiamo, è diventato un argomento dopo aver imposto i dazi. “Chi lo fa non ha mai letto due pagine di storia”, sottolinea il premio Oscar. “La storia ci insegna che i dazi sono portatori di guerre”, dice Benigni, parla di una “guerra commerciale” che “fa male all’America e all’Occidente”.

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