Sciopero dei lavoratori dei supermercati Lidl il 24 maggio, adesioni all'80%: i motivi della protesta

Sabato 24 maggio i lavoratori dipendenti dei supermercati Lidl hanno incrociato le braccia per aderire allo sciopero nazionale. Le ragioni dei sindacati

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Un sabato caldo, per i lavoratori dei supermercati Lidl. Il 24 maggio è in corso uno sciopero nazionale da parte dei dipendenti della catena tedesca, una mobilitazione organizzata dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat CislUiltucs. Secondo i dati ad incrociare le braccia sarebbe almeno l’80% dei lavoratori, che hanno scelto di mobilitarsi per chiedere un miglioramento nelle condizioni di lavoro e un aumento del salario.

Lo sciopero dei lavoratori Lidl del 24 maggio

Sabato 24 maggio è in corso uno sciopero da parte dei lavoratori dei supermercati Lidl. Secondo un comunicato ufficiale del sindacato Uiltucs (Unione Italiana Lavoratori Turismo Commercio Servizi) la mobilitazione prevede “presidi e manifestazioni davanti i punti vendita e i centri logistici su tutto il territorio nazionale

Nella stessa nota leggiamo che l’iniziativa “ha registrato un’adesione superiore all’80%, con punte del 100% in decine di punti vendita”, alcuni dei quali sono rimasti chiusi.

La maggior parte dei punti vendita, invece, è rimasta aperta solamente “per la presenza del solo direttore o pochi responsabili”. Per questo i sindacati parlano di “straordinaria adesione“.

Le organizzazioni sindacali fanno sapere, inoltre, che in alcuni casi hanno aderito alla manifestazione “i contratti a chiamata e i tempi determinati”, che nella nota vengono indicati brevemente come “i più ricattabili”.

Le ragioni della protesta

La ragione principale che ha portato i dipendenti della multinazionale tedesca ad incrociare le braccia è il salario integrativo aziendale. Le trattative tra l’azienda e i sindacati, infatti, sono ancora in stallo e le organizzazioni a tutela dei lavoratori hanno scelto la mobilitazione dopo che Lidl “non ha accolto le richieste” che riguardavano due punti specifici: “Aumentare il salario e migliorare l’organizzazione del lavoro“.

Più precisamente Lidl avrebbe fornito “disponibilità parziali ritenute insufficienti” dalla Rappresentanza Sindacale Aziendale (Rsa) e dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria (Rsu).

Cosa dicono i sindacati

C’è di più. Nella nota della Uiltucs si segnala come l’azienda “non abbia voluto investire maggiori risorse sui propri collaboratori che hanno reso grande l’insegna Lidl” nonostante il marchio abbia “fatto registrare in Italia oltre 1,3 miliardi di risultato positivo ante imposte” negli ultimi cinque anni.

Quindi, di fronte ai numeri della sollevazione dei lavoratori del 24 maggio i sindacati chiedono che Lidl “torni al tavolo di trattativa e raccolga le proposte sindacali per trovare un accordo aziendale dignitoso”, conclude la Uiltucs.

sciopero-lavoratori-lidl-24-maggio Fonte foto: IPA