Scontri a Milano durante il corteo contro il Remigration Summit: fumogeni, manganelli e idranti in piazza
Scontri a Milano al corteo contro il Remigration Summit: bottiglie e petardi contro la polizia, che risponde con manganelli e idranti in via Boccaccio
Durante una delle manifestazioni organizzate a Milano contro il Remigration Summit – il raduno della destra estrema europea in corso a Gallarate – si sono verificati scontri violenti tra manifestanti e forze dell’ordine. L’episodio è avvenuto nel tratto tra piazza Cairoli e piazza Cadorna, in particolare tra via Leopardi e via Boccaccio, dove la polizia ha usato manganelli e idranti per disperdere i partecipanti al corteo non autorizzato.
- Scontri al corteo di Milano: lancio di bottiglie e fumogeni
- Le forze dell’ordine blindano Cadorna: tensione e cariche
- Il corteo pacifico contro il Remigration Summit
Scontri al corteo di Milano: lancio di bottiglie e fumogeni
Secondo la ricostruzione dell’Ansa, gli scontri sono scoppiati il 17 maggio quando la testa del corteo, che trasportava un grande striscione nero con la scritta “Make Europe Antifa Again”, ha improvvisamente deviato dal percorso previsto imboccando via Leopardi.
Lì, un gruppo di manifestanti – molti dei quali a volto coperto e con il casco – ha tentato di raggiungere un ingresso secondario della stazione di Milano Cadorna, già presidiato dalle forze dell’ordine.
Fonte foto: ANSA
Gli scontri a Milano
Poco dopo, all’altezza di via Boccaccio, è partito il lancio di petardi, bottiglie e fumogeni in direzione della polizia, che ha risposto con una carica di alleggerimento e l’utilizzo di idranti.
Le forze dell’ordine blindano Cadorna: tensione e cariche
La polizia in assetto antisommossa ha fatto uso dei manganelli per respingere i manifestanti dalle vie adiacenti alla stazione.
In alcuni video diffusi sui social si vedono agenti caricare i partecipanti, mentre l’acqua degli idranti viene sparata per disperdere il gruppo più compatto che avanzava lungo via Boccaccio.
Secondo le forze dell’ordine, il tentativo era quello di evitare l’ingresso in aree sensibili già interdette. Alcuni manifestanti avrebbero tentato di raggiungere punti nevralgici della viabilità cittadina.
Il corteo pacifico contro il Remigration Summit
Oltre al corteo organizzato dai centri sociali, da piazza Cairoli è partito anche un presidio autorizzato promosso da oltre 70 sigle associative, tra cui Pd, +Europa, M5S, Italia Viva, Sinistra Italiana, Anpi, Arci e Cgil, che si è svolto in maniera assolutamente pacifica.
Al presidio hanno partecipato centinaia di persone con bandiere e cartelli contro il Remigration Summit, definito da molti “un raduno dell’odio” per i contenuti xenofobi e razzisti emersi in precedenti edizioni.
Nel frattempo, la situazione a Milano è rientrata sotto controllo, ma resta alta la tensione tra piazza Cadorna e le vie circostanti. Non risultano feriti gravi, ma alcune persone sono state medicate sul posto per contusioni.
