Sfratti e morosità, FdI propone un massimo di due mesi consecutivi non pagati e lo sgombero in 30 giorni

Da FdI arriva una stretta sugli affitti, con gli sfratti per morosità che scattano dopo appena due rate consecutive non pagate. Il ddl del senatore Paolo Marcheschi

Pubblicato:

Rendere più rapidi gli sfratti per morosità e ridurre i contenziosi civili: è questa la ratio alla base della proposta di Fratelli d’Italia sugli affitti. Il disegno di legge depositato al Senato dal proponente Paolo Marcheschi è composto da 5 articoli. Dura la reazione dell’Unione inquilini e di Avs, con Ilaria Salis che parla di una “deriva pericolosa”.

Il piano casa di Giorgia Meloni

La proposta di Marcheschi è un altro tassello del “Piano casa” di Giorgia Meloni, fino ad oggi concretizzatosi in sfratti lampo per chi occupa le prime case e guerra agli affitti brevi, che pagheranno una cedolare secca più alta.

La proposta su sfratti e morosità

Il disegno di legge Marcheschi prevede che la soglia della morosità scatti dopo 2 mesi consecutivi di mancato pagamento dell’affitto. L’inquilino moroso riceve un preavviso di 15 giorni per regolarizzare la posizione.

sfratti morosità affitti FdIIPA

Il senatore Paolo Marcheschi di Fratelli d’Italia

Viene istituito un nuovo soggetto: l’Autorità per l’esecuzione degli sfratti, ente amministrativo sotto il Ministero della Giustizia, che sostituisce il giudice nella fase esecutiva. Si rileva dunque una nuova potenziale frizione fra politica e magistratura, con i giudici che vengono di fatto spogliati di una funzione.

L’Autorità decide entro 7 giorni dalla richiesta e lo sfratto va eseguito entro 30 giorni, prorogabili fino a 90. In totale, la procedura potrebbe concludersi in 2-4 mesi. Il diretto interessato ha la possibilità di presentare un ricorso entro 7 giorni dalla notifica del provvedimento.

Sono poi previsti aiuti o rinvii per chi ha un Isee inferiore a 12.000 euro e non ha pagato l’affitto perché licenziato per effetto di crisi aziendale o perché malato grave o separato. In tali casi l’inquilino moroso potrà attingere al Fondo nazionale per l’emergenza abitativa, citato nel ddl.

Salvaguardie anche per chi ha figli minori o parenti anziani, non autosufficienti o disabili. In tali casi l’Autorità informerà i servizi sociali, i quali a loro volta confermeranno all’Autorità stessa che serve il rinvio dello sfratto di 90 giorni. I servizi sociali si attiveranno poi per aiutare nella ricerca di un alloggio alternativo temporaneo.

Favorevoli e contrari

Se Confedilizia appoggia la proposta, l’Unione Inquilini “denuncia con forza l’ennesimo attacco ai diritti delle persone in precarietà abitativa” di un Governo che “sceglie repressione e non edilizia pubblica”.

Ilaria Salis, europarlamentare di Avs, parla di “deriva pericolosa”, conseguenza della “strategia del governo di accentrare il potere nelle sue mani”.

sfratti morosità affitti FdI Getty