A Biella, nel Lanificio Fratelli Cerruti 1881, i dipendenti hanno avuto un incontro inaspettato: un bellissimo esemplare di volpe si è avvicinato a loro, e ha deciso di fare dello stabile la sua nuova tana. Inutile dire che l’animale è diventato la mascotte dell’azienda.
La storia della volpe di Biella
Da qualche tempo il Lanificio Fratelli Cerruti 1881 di Biella ha trovato un nuovo dipendente, uno decisamente particolare, che arriva al tramonto e se ne va alle prime luci dell’alba. Si tratta di una bellissima volpe, che ha deciso di creare la sua tana all’interno dello storico lanificio.
Il responsabile dello stabile Enrico Correale è stato il primo ad avvistarla negli stabili dell’azienda: “Lo scorso anno nel mese di Ottobre, su segnalazione di una delle guardie notturne, ho seguito le tracce di una volpe che si era vista aggirarsi, alle prime luci dell’alba e a notte fonda, per la strada interna dello stabilimento in cui lavoro. Un pomeriggio ho avuto la fortuna di vederla nel terrapieno che sovrasta la fabbrica. L’ho avvicinata e sono riuscito a fotografarla e filmarla con il mio telefono. Le ho dato da mangiare qualche biscotto e sono riuscito a farle una piccola carezza tra le orecchie” ha raccontato Correale.
Enrico ha subito avvisato i suoi colleghi raccomandando a tutti di non disturbarla e non avvicinarsi, di lasciarla riposare in pace. Nessuno si è opposto, anzi, la volpe è diventata la mascotte dei dipendenti.
Enrico, da appassionato di natura, è riuscito a capire che si tratta di un esemplare maschio, in buona salute e molto socievole per la sua specie: l’animale, infatti, non ha paura degli umani e si avvicina molto a loro, spesso per mangiare ciò che i dipendenti gli lasciano, ed è solita dormire davanti alla portineria oppure accompagnare i guardiani notturni nel giro di ronda. Inoltre, la volpe è stata avvistata mentre passeggiava tranquillamente in diverse zone di Biella.
Per questo motivo, enrico ha ipotizzato che la volpe si sia avvicinata agli esseri umani in cerca di una qualche forma di compagnia: “Il mio post su FB ha suscitato anche qualche polemica per l’aver avvicinato un selvatico e averlo nutrito. Pur sapendo che è un comportamento non corretto, l’ho fatto solo perché è stata la volpe ad avvicinarsi a noi. Per un tacito accordo, tutti quelli che la vedono, la osservano solo da lontano e non la disturbano” ha voluto precisare Enrico.
Insomma, una nuova mascotte d’eccezione per questo antico lanificio, che i dipendenti stanno tentando di proteggere e tutelare nel miglior modo possibile, essendo classificata come specie a rischio dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUNC).