Nato intorno agli anni ’70, il bouldering è l’arrampicata su massi. Meno noto della più classica arrampicata, il bouldering è decisamente più estremo.
Il nome deriva dall’inglese boulder, che significa “masso“. Può essere naturale o artificiale, come nel caso delle competizioni agonistiche.
Il bouldering dalle Olimpiadi di Tokyo 2020 (Guarda “Dieci cose che non sai sulle Olimpiadi di Tokyo), fa parte delle discipline su cui si sfidano gli atleti di tutto il mondo nell’arrampicata sportiva. Con quella che, infatti, è stata considerata una vera rivoluzione dalla nascita dei Giochi, il Movimento Olimpico ha aperto le porte, oltre all’arrampicata, ad altri 4 nuovi sport: karate, skateboarding, surfing, baseball (Guarda “I cinque sport che non ti aspettersti di vedere alle Olimpiadi). Insomma, una vetrina prestigiosissima per tutti gli atleti di questo sport.
Le donne del bouldering
Chi pensa che sia una disciplina “maschile”, si sbaglia di grosso-
Sono tante le donne, anche nel bel paese, che dalle rocce italiane stanno scalando le vette delle classifiche mondiali. Come la giovanissima Laura Rogora, classe 2001, che ha partecipato alle olimpiadi di Tokyo, è campionessa del mondo di lead e vincitrice di molti titoli di boulder. O Camilla Moroni, che ha stregato tutti a Mosca, ottenendo il titolo di Vice Campionessa del mondo boulder 2021.
La storia del bouldering
Nata come forma di allenamento degli alpinisti negli anni ’40 il bouldering inizia ad essere praticato come attività a sé nella cittadina francese di Fontainebleau, considerata ancora oggi patria di questo sport è solo dagli anni ’70 che il bouldering diviene una disciplina matura e sempre più diffusa.
In cosa è diverso dall’arrampicata
Simile a livello di tecnica, il bouldering differisce dall’arrampicata per livello di rischio e difficoltà. Considerata l’assenza dell’”assicurazione”, il sistema di sicurezza di corde utilizzato dagli arrampicatori, gli atleti che praticano questa difficile disciplina utilizzano i cosiddetti crash pad, dei materassini per attutire le cadute
La diffusione in Italia
Con la diffusione e la nascita di nuove promesse della disciplina, anche in italia si pratica sempre di più. Tra i siti più grandi, c’è la città dei sassi, su passo sella, uno dei punti più suggestivi delle Dolomiti. Spostandosi a Sassofortino, in provincia di Grosseto, si trova un altro sito che offre la possibilità di praticare bouldering nell’area vicina al castello medioevale.
Insomma il bouldering anche in Italia prende sempre più piede, ma ovviamente, non ci si può improvvisare arrampicatori. Servono forza fisica e mentale, tenacia e concentrazione, ma anche grande tecnica. Questa disciplina così complessa può anche essere pericolosa, se praticata all’aperto, tra le rocce, anche per coloro che la praticano abitualmente.