Si chiamano pratiche commerciali scorrette quelle che vedono anche l’utilizzo di recensioni false per scalare la graduatoria delle attività più apprezzate e attirare a sé clienti. Peccato, però, che lo si faccia con l’inganno e spesso fra quello che si legge online e ciò che si trova giunti sul luogo c’è un’enorme differenza. Alberghi e ristoranti, per esempio, ma anche negozi e e-commerce tra i commenti dei clienti ne inseriscono altri di costruiti ad hoc. Non sono rare infatti le segnalazioni dell’Unione Nazionale dei Consumatori all’Antitrust che, accertato l’illecito, multa i commercianti coinvolti.
I 5 segnali per capire se una recensione è falsa
Il web ha reso la prenotazione in alberghi e ristoranti e l’acquisto di prodotti molto più semplici. Attraverso le foto presenti sui siti commerciali e i commenti lasciati da chi già ha provato il servizio, ci si fa un’idea dell’offerta e si decide se incontra le proprie esigenze o meno.
Ma cosa succede quando a influenzare il giudizio sono le recensioni false, piazzate per modificare la graduatoria delle attività più apprezzate? Il rischio è di rimanere delusi. Ecco allora che conoscere qualche piccolo accorgimento può aiutare a smascherare i truffatori. Sono cinque i segnali da prendere in considerazione per capire se una recensione è falsa.
- Numero di recensioni. È un dettaglio non di poco conto perché, se è alto, è verosimile che il punteggio medio sia reale;
- Ultima data di pubblicazione. Se le recensioni sono aggiornate, la fonte è altamente probabile che sia affidabile;
- Fotografie. Quelle dell’host sono certamente importanti, ma da guardare con maggiore attenzione sono quelle caricate dai precedenti clienti.
- Sezione “domande e risposte”. Se è aggiornata vuol dire che l’attività in questione è affidabile;
- Presenza di una singola recensione. Se se ne trova una soltanto, o solo una è positiva, potrebbe essere il segno che qualcosa non quadra.
Altri dettagli a cui fare attenzione per non farsi truffare Ma non è finita qui, ci sono altri piccoli consigli che possono mettere al riparo da brutte sorprese. Anche in questo caso, bastano pochi secondi.
- Account registrato pochi minuti prima. Se ci sono diverse recensioni dello stesso autore, scritte in un breve lasso di tempo, potrebbero non essere reali. Se poi non ce ne sono altre relative a differenti attività, si potrebbe essere di fronte a un’ulteriore conferma.
- Informazioni troppo specifiche. Molti dettagli e immagini fin troppo professionali potrebbero essere state piazzate lì a regola d’arte da esperti della truffa.
- Recensione con giudizio opposto alla media. Se un’opinione isolata è molto diversa da tutte le altre, allora potrebbe essere una “falsa positiva”.
- Giudizio estremamente positivo o negativo.
- Commento a sfavore di una struttura o di un prodotto che ne suggerisce altri.
Cosa prevede il nuovo decreto Influencer
Evidentemente le recensioni fake non sono solo quelle positive. Ce ne possono essere di negative, inserite per danneggiare la concorrenza. In entrambi in casi, dunque, bisogna fare particolare attenzione per evitare un errore di valutazione. E per non sbagliare, ecco quali sono i Paesi dove si vive più a lungo e i migliori vini italiani in Europa. Decreto Influencer, lo strumento contro le recensioni false Per dare uno strumento in più ai cittadini, il Governo ha recepito la direttiva Ue del 2019, soprannominata decreto Influencer.
Si tratta di una serie di paletti che cercano di mettere ordine e al sicuro i sempre più numerosi utenti che utilizzano il web per programmare le proprie vacanze e i momenti di relax. In questo modo si regolamentano le recensioni e si cerca di arginare quelle false, attraverso meccanismi con i quali i commercianti e i consumatori devono dimostrare la propria attendibilità. I precedenti fruitori devono dare prova di essere quello che dicono di essere. Inoltre i commenti sponsorizzati devono essere sempre dichiarati. Insomma, è prevista una serie di verifiche a garanzia di chi acquista un determinato servizio o prodotto.