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BUONO A SAPERSI 08 NOVEMBRE 2024

Truffa del falso nipote, l’allarme della polizia e come non caderci

Marta Ruggiero

Marta Ruggiero

Giornalista pubblicista e videomaker

Giornalista, videomaker, copywriter e content creator. Mi occupo di attualità, economia, politica, intrattenimento, costume e società. In passato ho lavorato in ambito televisivo. Osservo e racconto storie: penna e videocamera sono le mie fedeli compagne di viaggio.

La truffa del falso nipote non è certo nuova, ma è sempre più diffusa. La Polizia, pertanto, mette in allerta tutte le persone che potrebbero diventare preda del raggiro. Un meccanismo che fa leva sull’affetto che si prova per i propri familiari (come possono essere figli e nipoti, per l’appunto) e che si basa sull’ingenuità e la buona fede dei malcapitati.

Per fortuna, però, ci sono dei segnali tipici che possono essere riconosciuti e che possono spingere ad avere maggiore attenzione: a porsi quantomeno lo scrupolo di poter essere caduti nella trappola dei malviventi. Ma vediamo come funziona e come ci si può difendere.

Truffa del falso nipote, come funziona il raggiro

L’ultimo caso, in ordine di tempo, è stato registrato a Roma, dove un uomo di 46 anni è stato arrestato dalla polizia ferroviaria su indicazione della Squadra Mobile di Padova. Le vittime sono una coppia di anziani. La truffa è quella del falso nipote. Infatti, i due coniugi, mentre erano a casa hanno ricevuto una telefonata da un uomo che si è presentato come un maresciallo dei Carabinieri.

Quello che in realtà era un truffatore ha intimato all’anziano di andare al comando di zona e alla Motorizzazione per risolvere una questione legata a un’automobile intestata a suo nome e che sarebbe stata coinvolta in un reato. Spaventato l’uomo si è allontanato, lasciando da sola la moglie. La donna, intanto, ha ricevuto un’altra chiamata da un sedicente maresciallo che l’ha avvisata del fatto che il figlio sarebbe stato arrestato per avere investito una ragazza e che per aiutarlo sarebbe servita un’ingente somma di denaro.

Nel giro di poco tempo, il secondo malvivente si è presentato alla porta dell’anziana signora, come succede nella truffa del falso impiegato di banca, per recuperare tutti i soldi e i gioielli presenti all’interno dell’abitazione. Per convincerla le ha detto che avrebbe consegnato il tutto a un funzionario del tribunale, rubando in realtà circa 300mila euro alla coppia di Padova.

Così è stato portato a segno un raggiro che ha un meccanismo molto semplice e che si basa sul mandare in confusione persone perbene che temono per la propria incolumità e per quella dei propri cari. Per fortuna, però, la Squadra mobile è riuscita a risalire all’identità dei malviventi e ad arrestarne uno.

Come difendersi da questa truffa

Fondamentale, per non cadere nella truffa del falso nipote, è non fidarsi mai di nessuno, nemmeno di qualcuno che si qualifica come funzionario delle forze dell’ordine. Infatti, nessun carabiniere o poliziotto telefona o si presenta alla porta di casa senza essere in grado di identificarsi formalmente.

Qualsiasi chiamata o visita si riceva, è bene mantenere la lucidità, prendere tempo e informarsi – chiamando i numeri d’emergenza ufficiali – per capire se quanto viene detto corrisponda o meno alla verità. È facile, in casi del genere, che telefonando al 112 non si avrà conferma di quanto sentito.

Così come con la truffa del bancomat, diventa prioritario presentare denuncia, raccontando ogni particolare sul tentativo di raggiro. Senza abbandonare la propria abitazione e senza dare denaro od oggetti di valore a chicchessia. In questo modo si mettono in fuga i malviventi e si evita di cadere nella trappola.

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