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CURIOSITÀ 17 DICEMBRE 2023

Cosa accadrebbe se la Terra si fermasse per un secondo

Fin dai tempi della scuola ci insegnano che la Terra ruota su sé stessa e, contemporaneamente, intorno al Sole. Si tratta di un dato scientifico inoppugnabile, con buona pace di chi afferma il contrario.

Il movimento terrestre è una cosa che diamo per scontata fin dai tempi di Galileo Galilei, anche perché dal punto di vista strettamente fisico e della percezione, non ci rendiamo conto di vivere su un pianeta che si muove a velocità stratosferiche. Proprio questa naturale noncuranza non ci porta a preoccuparci delle conseguenze legate a una eventuale e non auspicabile interruzione del moto della Terra. Una preoccupazione che, a conti fatti, sarebbe per lo più fine a se stessa, dal momento che ciò che accadrebbe sarebbe apocalittico. Cosa accadrebbe, dunque, se il nostro pianeta si fermasse per un secondo? Un ricercatore di una software house specializzata in sistemi informatici per la geografia ha voluto mettere alla prova uno dei più potenti programmi di geomodellazione della sua azienda e ha simulato al computer un progressivo rallentamento della rotazione della Terra attorno al proprio asse, fino a un suo completo arresto.

La velocità della Terra

Iniziamo col dare i numeri, che sono davvero impressionanti: il nostro pianeta ruota sul proprio asse terrestre come una gigantesca e velocissima trottola a una velocità all’equatore di circa 1.670 chilometri all’ora, che si traduce in 500 metri al secondo. In sostanza ruotiamo a una velocità quasi doppia rispetto a quella del suono. Si tratta della rotazione terrestre, grazie alla quale il pianeta compie un giro completo sul proprio asse in 23 ore, 56 minuti e 4 secondi, il cosiddetto giorno siderale.

Con rivoluzione, invece, si intende la rotazione intorno al Sole: la circonferenza orbitale, nel suo complesso, misura circa 940 milioni di chilometri compiuti, come sappiamo, in circa un anno. Traducendo questi numeri si capisce come la velocità della terra nel suo moto intorno alla nostra stella sia ancora più sconvolgente, pari a circa 30 chilometri al secondo.

Eppure non ce ne accorgiamo, per il semplice fatto che anche noi giriamo a quella velocità insieme alla Terra, senza tuttavia provare alcun senso di vertigine. Per lo stesso motivo, non andiamo a sbattere violentemente su qualche parete se saltiamo.

Le conseguenze della mancata rotazione terrestre

Per comprendere le conseguenze bisogna innanzitutto capire che noi, come tutte le cose presenti sulla Terra, ci muoviamo alla sua stessa velocità, pari come abbiamo visto a 500 metri al secondo.

Se questo movimento terminasse all’improvviso le conseguenze sarebbero devastanti e non ci lascerebbero scampo. Come paragone si può immaginare cosa accade quando stiamo viaggiando con la macchina e improvvisamente sbattiamo contro un muro: la macchina si ferma mentre il nostro corpo non perde istantaneamente la sua velocità, venendo sbalzato fuori dall’abitacolo. L’esperienza che vivremmo sarebbe del tutto simile a questo incidente stradale, ma amplificato dalla velocità considerevolmente superiore dell’impatto.

Compreso che la vita verrebbe disintegrata di un battito di ciglia, anche la geografia della Terra verrebbe stravolta. Il livello dei mari e degli oceani è determinato dall’equilibrio tra la forza gravitazionale e la forza centrifuga data dalla rotazione. Se quest’ultima venisse a mancare, la forza gravitazionale rimarrebbe l’unico elemento a controllare il livello delle acque: gli oceani migrerebbero progressivamente verso i poli, facendo emergere una nuova zona asciutta lungo tutta la fascia equatoriale. Sparirebbero le grandi pianure del pianeta e anche l’Italia da Napoli in su finirebbe in buona parte sott’acqua, a eccezione di qualche cima alpina.

Inoltre, la mancata rotazione non renderebbe possibile l’alternanza di giorno e notte, che seguirebbe esclusivamente i ritmo della rotazione terrestre intorno al Sole: il giorno sulla Terra durerebbe un intero anno, così come la notte.

Il principio di inerzia

Se non percepiamo alcun effetto della Terra che gira è grazie al principio di inerzia, secondo cui ciascun corpo persevera nel proprio stato di quiete o di moto rettilineo uniforme, eccetto quando è costretto a mutare quello stato da forze impresse. Poiché tutto sulla Terra, compreso l’aria e gli oggetti sulla superficie, condivide la stessa velocità di rotazione, non sperimentiamo direttamente il movimento perché siamo in uno stato di relativa quiete. La velocità del pianeta subisce variazioni talmente piccole da non poter essere percepite in alcun modo. Ecco perché si parla di moto rettilineo uniforme.

Il cervello umano è in grado di adattarsi a condizioni costanti nel tempo. Se fossimo consapevoli del movimento di rotazione, questo potrebbe causare disturbo sensoriale. Il nostro cervello funge da filtro, concentrandosi su ciò che è rilevante per la nostra sopravvivenza.

La combinazione di velocità costante, inerzia e adattamento del cervello contribuisce alla mancata percezione del movimento di rotazione della Terra. Tuttavia, la consapevolezza di questo movimento è possibile banalmente osservando come la direzione dell’ombra del Sole cambia nel corso della giornata.

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