Le
assicurazioni auto a consumo o
a
km sono una polizza assicurativa il cui premio viene pagato sulla base dei chilometri effettivamente percorsi durante l’anno di copertura. La tariffa è dunque proporzionata all’uso del veicolo. Può essere molto conveniente, ma solo ad alcune condizioni. Come funziona un’assicurazione a consumo Oltre a una quota fissa di premio, che serve come garanzia per l’intera durata della polizza, è necessario pagare una quota variabile in base alle distanze percorse. Sull’auto o sulla moto viene installato un EDR, gergalmente conosciuto come
scatola nera, che registra gli eventi legati all’utilizzo del veicolo, come i chilometri effettuati e gli spostamenti. Quando e a chi conviene l’assicurazione a km L’assicurazione a km è conveniente solo per chi non fa molta strada durante il corso dell’anno. Si spende molto poco solo se si percorrono meno di
5.000
km all’anno e si hanno vantaggi economici, in genere, solo fino ai
10.000
km. Questo tipo di polizza è particolarmente indicata per chi si muove solo in
città, magari per compiere sempre la stessa tratta tra casa e lavoro, o ha una
seconda auto che usa raramente. Quanto costa e quanto si risparmia con questa RC Auto Il
costo
iniziale di un’assicurazione a consumo è basato sulla stima di chilometri che il contraente pensa di percorrere durante l’anno. Il conteggio è poi confermato o meno dalla scatola nera. La
parte
variabile del premio, quella calcolata appunto sulle distanze percorse, non è fatta al dettaglio, ma prevede delle fasce prestabilite e viene pagato un forfettario in base alle previsioni. Qualora i chilometri dovessero essere
superiori, saranno addebitati dei costi aggiuntivi, come previsti dal contratto. Si paga dunque una penale, anche se in alcuni casi si passa in automatico a una RC Auto tradizionale. Sotto i 5.000 km, con un’assicurazione a consumo si può risparmiare
fino al 30% rispetto a un’assicurazione tradizionale. Come evitare sorprese con l’assicurazione a consumo Per evitare brutte sorprese, è meglio fare la propria stima utilizzando applicazioni come
Google Maps, consultando lo storico degli spostamenti durante una giornata tipo e moltiplicando i chilometri per giorni di un anno. Meglio poi arrotondare per eccesso, specie se si prevede di utilizzare l’auto per viaggiare o fare
spostamenti
extra. Solo così sarà possibile capire se conviene utilizzare un’assicurazione a consumo o rimanere fedeli a una tradizionale. Se l’esigenza è invece quella di utilizzare un veicolo ancora più sporadicamente, potrebbe essere il caso di ricorrere all’
assicurazione auto di un solo giorno.