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EMOZIONI 24 LUGLIO 2021

Olimpiadi di Tokyo 2020: lo show dei droni nella notte di apertura

Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono iniziate il 23 agosto 2021, e per lo spettacolo iniziale 1800 droni hanno ricreato il mondo nella notte di apertura. Ma cosa significa questo per gli atleti e il resto del mondo che stava guardando questa cerimonia attesa da oltre un anno?

Droni alle Olimpiadi di Tokyo 2020: il significato

La sera del 23 luglio 2021 sono ufficialmente iniziate le Olimpiadi di Tokyo, desiderate e temute allo stesso tempo a causa delle restrizioni legate al Covid. Il Giappone aveva organizzato tutto da anni ormai, ma la cerimonia è stata ritardata di un anno a causa della pandemia, e la cerimonia di inizio non poteva che riflettere anche questo bisogno di unione creatosi negli ultimi mesi. Il messaggio della presidentessa di Tokyo 2020, Seiko Yoshimoto, non poteva essere più chiaro di così: “Vorremmo tanto portare un momento di pace alle persone che ne hanno tanto bisogno in questi tempi difficili”. Yoshimoto era la ministra dello Sport, che si era dovuta però dimettere per assumere il ruolo di coordinatrice dei giochi olimpici. Dopo le sue parole, uno stormo di 1800 droni si sono alzati dal suolo, riempiendo di luci la notte di Tokyo e creando un globo scintillante che rappresentasse tutto il mondo, sulle note di Imagine di John Lennon.

Apertura Olimpiadi Tokyo 2020: come è finita la cerimonia

I Giochi Olimpici di Tokyo 2020 si sono svolti nel silenzio quasi totale di uno stadio che è dovuto rimanere vuoto a causa delle norme anti Covid. Pochi spettatori, tra cui i vari Capi di Stato. Ma questo non ha impedito alla cerimonia di essere spettacolare a suo modo. Dopo la sfilata di atleti e organizzatori dei Giochi, è stato l’imperatore Naruhito a dichiarare aperte le Olimpiadi di Tokyo, come fece suo nonno Hirorito nel 1964. A quel punto è entrata la bandiera a cinque cerchi ed è iniziato l’inno olimpico eseguito dalla Tokyo Metropolitan Symphony orchestra, accompagnata da un coro di ragazzi di Tokyo e Fukushima a risanare una ferita aperta da decenni.

Dopo il lancio simbolico delle colombe, è toccato alla scena finale che tutti stavano aspettando: l’accensione della fiamma olimpica. La torcia era stata accesa il 12 dicembre a Olimpia dalla tiratrice Ana Korakaki, che aveva vinto l’oro a Rio. La fiamma è passata di mano per 10mila volte e ha viaggiato per 2mila chilometri. Il disegno sul braciere che la contiene rappresenta un fiore di ciliegio ed è stata creata con il materiale usato per lo Shinkansen, il treno superveloce nipponico.

Ad accendere la fiamma è stata Naomi Osaka, la tennista che si è ritirata dal Roland Garros dichiarando di avere problemi d’ansia e suscitando così la solidarietà da parte di tutto il mondo dello sport.

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