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CURIOSITÀ 30 MARZO 2024

Api a rischio estinzione con autunni sempre più caldi: così le colonie muoiono per il cambiamento climatico

Le api, esseri vitali per l’ecosistema e per la nostra produzione alimentare, affrontano una minaccia sempre più grave: il riscaldamento globale. Il cambiamento climatico ha innalzato le temperature in modo significativo, mettendo a dura prova la resistenza delle colonie di api. I risultati di un nuovo studio evidenziano come il caldo e le temperature anomale rappresentino una delle principali cause del declino delle popolazioni di api, oltre ad analizzare altre minacce che gravano su questi impollinatori cruciali. Ecco perché non stupisce scoprire che alcuni ricercatori vogliono vaccinare le api.

Perché le api rischiano l’estinzione: il nuovo studio

Lo studio, pubblicato su Scientific Reports da un team di ricercatori della Washington State University (WSU), dell’United States Department of Agriculture ARS e di Crystal River Consulting, ha gettato nuova luce sulle sfide che le api stanno affrontando. Il riscaldamento climatico potrebbe rappresentare un rischio concreto per le api operaie mellifere, mettendole a rischio di estinzione.

Secondo la ricerca, pubblicata con il titolo “Warmer autumns and winters could reduce honey bee overwintering survival with potential risks for pollination services”, le conseguenze del cambiamento climatico potrebbero creare condizioni sfavorevoli che rappresentano una grave minaccia per le colonie di api, mettendo a rischio la loro sopravvivenza e compromettendo l’importante servizio di impollinazione che svolgono.

I fattori di rischio per le colonie di api: cosa succede

Il nuovo studio si è concentrato sul Pacifico nordoccidentale, ma le sue implicazioni si estendono a tutti gli Stati Uniti. Utilizzando modelli climatici e sulle popolazioni di api, i ricercatori hanno scoperto che autunni sempre più lunghi, con condizioni meteorologiche favorevoli, aumentano la probabilità di collasso delle colonie di api in primavera.

Le api operaie sono particolarmente vulnerabili alle temperature elevate. Volare per raccogliere il polline le sottopone a uno sforzo fisico che accorcia la loro vita, e con temperature più calde, tendono a lavorare più duramente, consumando le riserve di miele e affrontando una maggiore mortalità. Questo fenomeno si ripercuote sulla sopravvivenza complessiva della colonia.

In particolare, le colonie di api che svernano all’aperto in aree più calde potrebbero sperimentare un crollo significativo della popolazione primaverile entro il 2050, e ancora di più entro la fine del secolo. Anche in scenari in cui si ipotizza una riduzione delle emissioni di gas serra, il rischio per le colonie di api rimane elevato.

Perché le api sono importanti per l’ecosistema e l’uomo

Le api svolgono un ruolo fondamentale nell’ecosistema e per l’uomo. Come principali impollinatori, esse contribuiscono alla produzione di oltre il 75% delle principali colture agrarie e al 90% delle piante selvatiche da fiore. Senza il loro lavoro, la produzione alimentare e la biodiversità sarebbero gravemente compromesse.

Inoltre, il valore economico dell’impollinazione animale è stimato intorno ai 153 miliardi di euro all’anno su scala mondiale. Soltanto nell’Unione Europea e nel Regno Unito, una rete di 17 milioni di alveari gestiti da circa 600mila apicoltori contribuisce alla produzione annuale di circa 250mila tonnellate di miele.

Diverse iniziative sono state intraprese per proteggere le api e gli impollinatori. Ad esempio, c’è il robot che salva le api, e la Strategia per la Biodiversità 2030 dell’Unione Europea, che mira a ridurre il consumo di suolo, l’utilizzo di pesticidi e a promuovere pratiche agricole sostenibili. L’impegno collettivo rimane essenziale per garantire un futuro sostenibile per le api e per l’intero ecosistema.

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