In Norvegia sta accadendo qualcosa di strano: sono state rivelate delle radiazioni di origine sconosciuta che hanno bisogno di ulteriori studi per comprenderne gli effetti sul pianeta. Al momento la Direzione per la protezione e la sicurezza nucleare del Paese ha parlato di “livelli di iodio radioattivo a Tromsø”, ma si aspettano ulteriori notizie. È proprio questa incertezza a preoccupare gli scienziati, che pur rimanendo cauti si dicono ottimisti. Vediamo tutti i dettagli.
Radiazioni di origine sconosciuta in Norvegia: scatta l’allarme
Le radiazioni di origine sconosciuta rivelate in Norvegia sono in quantità basse, ma visto di cosa si tratta, e che mangiamo cibo radioattivo ogni giorno, la prudenza non è mai troppa e si corre ai ripari attraverso un monitoraggio continuo. Le misurazioni oggetto dell’analisi degli esperti sono state effettuate fra il 21 e il 26 marzo 2024, all’interno del laboratorio High North.
Sono state quindi istallate diverse stazioni di misurazione in tutto il Paese per comprendere lo stato dell’arte e gli eventuali livelli di pericolo per le persone e l’ambiente. In sostanza si tratta di un allarme preventivo, per evitare conseguenze che in passato hanno provocato effetti ben diversi e più gravi.
Cos’è lo iodio radioattivo I-131 e quanto ne è stato rilevato
Lo iodio radioattivo, il cui nome scientifico è I-131, è un isotopo radioattivo con una emivita di otto giorni. Questo è un parametro farmacocinetico che indica il tempo richiesto per ridurre del 50% la concentrazione plasmatica di un farmaco.
Si tratta di un dato che ci dice molto sulle tempistiche di rilascio e di smaltimento. Gli esperti pensano che si sia disperso nell’atmosfera di recente, attraverso un reattore che si usa nella diagnostica mediale, e che si dissolverà in pochi mesi.
Si tende a escludere un incidente in un reattore nucleare, perché questo implicherebbe anche il rilascio di altri isotopi come lo stronzio-90 e il cesio-137. Filtri antiradiazioni sono presenti in varie zone d’Europa, ma ancora non è chiaro da dove provengano le radiazioni rilevate dalla Norvegia. Ed è questo a destare preoccupazione.
Incidente nucleare in corso? Cosa sappiamo e cosa rischiamo
Le radiazioni di origine sconosciuta non dovrebbero provenire da una centrale nucleare. Se così fosse sarebbe davvero pericoloso per la salute umana e si replicherebbe quello successo nel disastro di Chernobyl. A fine anni Ottanta i livelli di radiazioni sono stati così elevati da avere effetti anche a lungo raggio e su esseri umani e animali, basti pensare ai lupi mutanti. La scala Ines dà dei parametri esemplificativi.
- Livello 0: nessun problema di sicurezza.
- Livello 1: anomalia.
- Livello 2: inconveniente.
- Livello 3: inconveniente grave.
- Livello 4: incidente con conseguenze locali.
- Livello 5: incidente con conseguenze più estese.
- Livello 6: incidente grave.
- Livello 7: incidente massimo.
Oggi, per fortuna, siamo ben al di sotto del livello 7 di Chernobyl. Per esserci un problema reale in Italia, infatti, si dovrebbe raggiungere il livello 5 e al momento non ci sono elementi per pensare che si superi il livello 2. Per essere certi di essere fuori pericolo, però, non resta che aspettare gli aggiornamenti degli esperti che in queste ore non smettono di monitorare la situazione nel tentativo di evitare il peggio.