VIDEO
Cerca video
CURIOSITÀ 14 SETTEMBRE 2024

Ragni giganti su Marte, mistero svelato dalla Nasa: cosa sono

Pasquale Barillà

Pasquale Barillà

Editor e videomaker

Da diversi anni faccio parte del mondo della produzione video: ho iniziato creando un prodotto a 360 gradi per poi specializzarmi nel montaggio video da remoto. Le passioni per la musica e l’insegnamento giocano un ruolo chiave nella creazione dei miei contenuti e nella stesura dei miei articoli.

Nel 2003 alcune immagini scattate da orbiter in orbita attorno a Marte hanno rivelato delle misteriose formazioni a forma di ragno nell’emisfero meridionale del pianeta. Queste strutture, ribattezzate “ragni di Marte” o “terreno araneiforme”, si estendono per oltre un chilometro e presentano centinaia di sottili ramificazioni che le fanno assomigliare a grandi ragni. Il loro aspetto inquietante e la loro origine sconosciuta hanno lasciato gli scienziati perplessi per quasi due decenni. Oggi, grazie agli esperimenti condotti nei laboratori della NASA, sembra finalmente essere stata fatta luce su questo strano fenomeno.

I ragni di Marte replicati in laboratorio dalla NASA

Le teorie su come si formano queste strutture si sono evolute nel tempo, ma la spiegazione più accreditata è legata all’anidride carbonica. Questo gas, presente in grandi quantità su Marte, si comporta in modo molto diverso rispetto a come lo fa sulla Terra. Gli scienziati sospettavano da tempo che i “ragni” fossero il risultato di processi che coinvolgono il ghiaccio di anidride carbonica, che non si forma naturalmente sul nostro pianeta. Fino a poco tempo fa non c’erano prove concrete di come queste formazioni si creassero.

Un team di ricercatori della NASA è riuscito a ricreare queste condizioni in laboratorio. Utilizzando temperature estremamente basse e una pressione atmosferica simile a quella marziana, gli scienziati hanno riprodotto il processo che, secondo il cosiddetto modello di Kieffer, porta alla formazione dei “ragni”. Questo modello suggerisce che durante l’inverno marziano, si forma uno strato di ghiaccio di anidride carbonica sulla superficie del pianeta. Quando arriva la primavera, il suolo sottostante, essendo più scuro, assorbe il calore del Sole, facendo sublimare l’anidride carbonica, cioè trasformandola direttamente da solido a gas senza passare attraverso lo stato liquido.

Questo gas, aumentando di pressione sotto lo strato di ghiaccio, provoca delle crepe. Attraverso queste fessure, il gas fuoriesce portando con sé polvere e sabbia dal suolo. Questi materiali ricadono sulla superficie ghiacciata, creando quelle che poi appaiono come strutture ramificate simili a ragnatele.

Per verificare questa teoria i ricercatori hanno utilizzato DUSTIE, una speciale camera di prova raffreddata ad azoto liquido presso il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA. DUSTIE è in grado di riprodurre le condizioni estreme del pianeta rosso: una pressione atmosferica bassissima e temperature che possono scendere fino a -185°C. Dopo vari tentativi, gli scienziati sono riusciti a far formare uno strato di ghiaccio abbastanza spesso e trasparente da replicare il processo. Quando hanno riscaldato il suolo simulato marziano al di sotto del ghiaccio, hanno finalmente osservato l’eruzione di un pennacchio di gas che ha creato delle piccole crepe nel ghiaccio, replicando perfettamente il processo che si pensava avvenisse su Marte.

Cosa resta da scoprire sui misteriosi ragni di Marte

Durante questi esperimenti i ricercatori hanno fatto un’interessante scoperta che non era prevista dal modello di Kieffer. Hanno osservato che il ghiaccio di anidride carbonica tendeva a formarsi anche tra i granelli del suolo simulato, cosa che successivamente causava la rottura del terreno. Questo potrebbe spiegare perché i ragni di Marte appaiono così “spaccati” e irregolari. Questo nuovo dettaglio, mai osservato prima, mostra che i processi naturali su Marte sono più complessi di quanto si pensasse.

Nonostante questi progressi ci sono ancora molti aspetti poco chiari sul mistero dei ragni su Marte. Una delle domande più intriganti è perché i ragni si formano solo in alcune regioni specifiche di Marte, come l’emisfero meridionale, e non altrove. Inoltre, sebbene sembrino essere legati ai cambiamenti stagionali del pianeta, non è chiaro se queste esplosioni ragno siano in continua evoluzione o se siano il residuo di un clima passato, quando Marte aveva condizioni atmosferiche diverse.

21.681 visualizzazioni
Alcuni video presenti in questa sezione sono stati presi da internet, quindi valutati di pubblico dominio. Se i soggetti presenti in questi video o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, basterà fare richiesta di rimozione inviando una mail a: team_verticali@italiaonline.it. Provvederemo alla cancellazione del video nel minor tempo possibile.
Chiudi
Caricamento contenuti...