Le truffe ai danni degli anziani sono in continuo aumento, e un particolare inganno sta facendo crescere preoccupazione in molte città italiane: la truffa del finto maresciallo in borghese. Questo tipo di raggiro è diventato una delle modalità più comuni utilizzate dai criminali per entrare nelle abitazioni delle persone, in particolare quelle più vulnerabili, e derubarle di denaro e beni di valore. Il metodo è tanto semplice quanto pericoloso e sfrutta la fiducia che molte persone ripongono nelle forze dell’ordine. I truffatori si presentano come ufficiali in borghese, usando il loro presunto status per entrare nelle case e mettere in atto il furto. La denuncia di questi episodi sta aumentando e la conoscenza di come difendersi rimane fondamentale per fermare questa pratica criminale.
Truffa del maresciallo in borghese: le segnalazioni
L’allarme per la truffa del finto maresciallo si è diffuso in tutta Italia: le segnalazioni arrivano da diverse città. A Roma, ad esempio, un caso ha coinvolto un’anziana donna che, convinta di trovarsi di fronte a un ufficiale in borghese, ha aperto la porta e ha permesso l’ingresso in casa del truffatore. L’uomo, un finto carabiniere, ha detto alla vittima che doveva eseguire un controllo urgente a causa di alcuni furti nella zona. La donna, spaventata e fiduciosa, ha consentito al truffatore di entrare, mentre un complice rovistava nella casa, portando via gioielli e denaro.
La stessa modalità è stata segnalata anche in altre città e regioni, come in Molise dove i truffatori si spacciano per militari delle forze dell’ordine per aggirare le vittime. A Macerata, invece, un finto maresciallo ha inscenato una finta indagine e una telefonata talmente ben architettata che ha causato un trasferimento di denaro dalla vittima al truffatore per quasi 50mila euro.
Questi episodi sono diventati più frequenti, alimentando la preoccupazione per la sicurezza, in particolare degli anziani che vivono da soli. Le forze dell’ordine stanno cercando di monitorare la situazione e aumentare le campagne di sensibilizzazione, ma la rapidità con cui si verifica il furto, al telefono o di persona, rende molto difficile fermare i truffatori prima che scappino.
Come funziona e come difendersi dalla truffa
Il modus operandi è tanto semplice quanto inquietante. Il truffatore, generalmente in abiti civili, bussa alla porta di casa, mettendo in scena la truffa dei carabinieri o di altri membri delle forze dell’ordine. Spesso, la sua storia è inventata: racconta alla vittima che è necessario un controllo a causa di furti recenti nella zona, oppure che un ladro è stato arrestato e che la persona deve essere messa al corrente per motivi di sicurezza. Se la vittima è anziana, la figura autoritaria e l’urgenza della situazione possono spingere ad aprire la porta senza fare troppe domande.
Una volta che il truffatore è dentro, può distrarre la vittima con altre chiacchiere o false dichiarazioni, mentre un complice rovista nei cassetti e nelle stanze in cerca di oggetti di valore. Il tutto avviene in pochi minuti, e prima che la vittima possa reagire, i ladri sono già lontani.
Per difendersi da questa truffa, è fondamentale seguire alcune semplici regole:
- Non aprire la porta senza verificare: le forze dell’ordine non eseguono mai controlli a domicilio senza un preavviso ufficiale. Se qualcuno si presenta come membro delle forze dell’ordine, chiedere sempre di vedere il tesserino identificativo e, in caso di dubbio, chiamare il numero di emergenza (112) per confermare la presenza di un ufficiale nella zona.
- Se la persona sembra insistere o si presenta in modo troppo autoritario, rifiutare l’ingresso. È sempre meglio essere cauti. Stessa cosa per quanto riguarda le telefonate. Le forze dell’ordine non chiedono mai trasferimenti di denaro, tantomeno al telefono.
- La truffa si basa anche sulla capacità dei truffatori di raccogliere informazioni sulla vittima, magari al telefono. In alcuni casi, la conoscenza di dettagli precisi sui furti nella zona o sulle abitazioni fa parte di una preparazione mirata. In tal caso, è importante essere sempre vigili e non fidarsi delle apparenti rassicurazioni.
- La prevenzione è una delle chiavi per fermare queste truffe. Le campagne delle forze dell’ordine, così come le informazioni fornite dai media, sono cruciali. Condividere queste conoscenze con familiari, amici e in particolare con gli anziani è essenziale per evitare che questi raggiri abbiano successo.
- Infine, se si è vittime di una truffa del genere, è fondamentale denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine. Le segnalazioni tempestive possono contribuire a fermare i truffatori e a mettere in atto indagini per rintracciarli.