Nuova Tiguan protagonista a Vinitaly 2024

La nuova Volkswagen Tiguan è l’auto partner di Vinitaly 2024: alla terza generazione del modello, il fortunato SUV raggiunge nuovi picchi di autonomia

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Giunto alla sua 56a edizione, Vinitaly, il Salone Internazionale dei Vini e Distillati di Verona, conta ancora una volta su un partner d’eccezione su quattro ruote, una delle principali novità degli ultimi mesi: la Volkswagen Tiguan. La divisione italiana del marchio conferma, infatti, la sua presenza e lo fa attraverso una delle produzioni di maggior peso, giunta a una terza generazione, completamente riprogettata.

All’aumentare della concorrenza, la Casa di Wolfsburg non si fa cogliere impreparata. Sotto tutti i punti di vista, il mezzo a ruote alte migliora, in fede allo spirito valso al brand il successo planetario. Sebbene la compagnia tedesca venga anche da qualche esperimento poco riuscito, soprattutto nel comparto elettrico, continua ad avere delle proposte di rilievo nelle concessionarie.

Con lo Sport Utility dimostra di non aver dimenticato come costruire un’esemplare di qualità, affine ai gusti e alle esigenze attuali della clientela. Dal debutto nel 2007 ha venduto oltre 7,6 milioni di unità e non intende fermarsi proprio ora. Forte di un passato tanto illustre, la Volkswagen Tiguan, presentata negli scorsi mesi, compie, infatti, un passo avanti sul fronte della tecnologia. La configurazione della plancia è intuitiva, contraddistinta da maggiori servizi e app digitali.

Inoltre, chi “litiga” un po’ con le manovre di parcheggio ha a disposizione l’ultima versione di Park Assist per l’ingresso e l’uscita automatica. Dall’ammiraglia Touareg attinge poi varie peculiarità, reclamate a gran voce dalla platea, quali la funzione massaggio per le sedute anteriori e le luci IQ.LIGHT Matrix HD. Non meno importante, la motorizzazione plug-in hybrid supera di slancio i 100 km di autonomia elettrica: un fulgido esempio di come innovazione e animo ecologico riescano a convivere, senza snaturare l’aspetto.

Due i display a bordo (più l’head-up)

Tolta la lunghezza, aumentata da 451 a 454 cm, il resto è tale e quale al passato, dall’altezza (164 cm), alla larghezza (184 cm), fino al passo (268 cm). Eppure, il coefficiente di penetrazione aerodinamica diminuisce sensibilmente, ora pari a 0,28 Cx (prima era 0,33 Cx). La capienza del vano bagagli sale da 615 a 637 litri.

Anche grazie all’introduzione del più recente software MIB4, l’abitacolo della nuova Volkswagen Tiguan ha delle significative modifiche. Al centro della plancia troneggia un display da poco meno di 13 o da 15 pollici di diagonale, ijn abbinamento alla strumentazione digitale da 10,25 pollici, dotata di superficie antiriflesso. Entrambi gli schermi sono stati collocati all’altezza del campo visivo, dove si staglia pure quello a comparsa, retaggio della famiglia ID, capace di proiettare le immagini su strada.

Le distrazioni vengono pressoché azzerate, così da aumentare la sicurezza sia degli occupanti sia degli altri utenti. Lo aveva promesso Thomas Schafer, CEO di Volkswagen, di voler attuare dei correttivi, incrementando il grado di protezione. È stato di parola, alla pari della Golf di ottava generazione sottoposta a restyling di metà carriera.

La vettura può essere ammirata in due distinte location: all’interno di Veronafiere, sia all’ingresso Cangrande sia nell’area food e all’ingresso del Padiglione 11-12; nel cuore di Verona, in Piazza dei Signori, in occasione di Vinitaly and the City, il fuori salone che coinvolge l’intera città veneta dal 12 al 15 aprile.