Dopo 10 anni di onorata carriera la Alfa Mito uscirà di produzione quest’estate. A sostituire l’autovettura che nel corso degli anni è stata baciata da un discreto successo non ci sarà un auto dalle caratteristiche simili, ma qualcosa di completamente diverso. Alle soglie degli anni ’20 il vertice decisionale dell’Alfa Romeo ha intuito che questo genere di modelli non sono più remunerativi e lasciando la produzione sul vecchio tracciato il rischio di un flop epocale è dietro l’angolo.
Non vedremo quindi un’auto del segmento B, una utilitaria a trazione anteriore e carrozzeria due volumi, ma molto probabilmente un Suv di dimensioni ridotte che possa soddisfare le esigenze dei nuovi automobilisti che si orientano verso un auto massiccia, robusta ma allo stesso tempo agile e scattante.
Il nuovo B-Suv della Alfa avrà molti aspetti in comune con la Jeep Renegade e qualcosa della Fiat 500 X, ma verrà declinata secondo lo stile della Alfa Romeo, sempre proiettata verso vetture dagli orizzonti sportivi.
L’Alfa MiTo venne presentata nel 2008. Il nome venne scelto a seguito di un contest realizzato in rete, quando ancora i social erano in una fase embrionale. Non è difficile vedere nel nome evocativo il richiamo anche alle iniziali di Milano e Torino le due città dove l’Alfa e la Fiat, attuale proprietaria con il gruppo Fiat Chrysler Automobiles della storica casa del biscione, sono nate e hanno pian piano costruito il mito a quattro ruote che contraddistingue i loro marchi.
La MiTo è stata una delle prime auto social della storia. A partire dal 17 marzo venne aperto in internet il blog ufficiale che consentiva agli internauti di interagire con un aspetto nuovo e affascinante: la possibilità data ai visitatori del centro stile Alfa Romeo che avevano avuto modo di vedere i modelli pre-serie dal vivo, di poter condividere foto, video, ma anche descrizioni e commenti agli utenti che non avevano avuto l’opportunità di dare un’occhiata in anteprima al modello che all’epoca venne salutato molto positivamente.