La Suzuki Hustler potrebbe approdare in Europa

Suzuki valuta il lancio della kei car Hustler anche in Europa: introdotta in Giappone nel 2014, rivista in maniera originale i concetti cardini del segmento A

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Verrà o no il suo momento? Suzuki sta valutando l’idea di introdurre la Hustler anche in Europa. Lanciata nel 2014, è diventata nel giro di poco tempo uno dei modelli maggiormente apprezzati in terra nipponica. I principali punti di forza sono essenzialmente tre, due relativi alle forme – stile accattivante, dimensioni compatte – e uno ai consumi, particolarmente bassi.

Una rivisitazione del segmento A

Tra i vantaggi attribuiti alla Suzuki Hustler, la clientela le riconosce, come già detto in precedenza, un look incisivo, dotato di personalità. In confronto alle classiche proposte di segmento A, come la Citroen e-C3 svelata nei mesi conclusivi del 2023, il Costruttore dagli “occhi a mandorla”, ha sondato delle piste alternative. Lunga 339 cm, larga 147 cm e alta 168 cm, la Suzuki Hustler è una signora scelta per muoversi nell’affollato traffico cittadino.

Sotto il cofano batte un motore turbo da 64 CV, con emissioni stimate attorno ai 75 g/km e consumi di 23-24 km/l: un ulteriore attestato di valore. Infine, la dotazione di bordo è all’altezza delle esigenze degli occupanti. Tra un sistema di infotainment con touchscreen da 7 pollici, un impianto di navigazione satellitare e un pacchetto di sicurezza attiva con frenata automatica d’emergenza, il veicolo ha parecchio da offrire in rapporto al prezzo.

Suzuki prepara il lancio della Hustler in Europa
Fonte: Ufficio Stampa Suzuki
Si valuta l’arrivo della Suzuki Hustler in Europa

Nell’ottica di una sua esportazione, la Suzuki Hustler andrebbe rivista, almeno sotto certi aspetti, per conformarsi alla serie di regole e direttive dell’Unione Europea. Scendendo nel dettaglio delle dimensioni, il limite massimo sarebbe di 340 cm in lunghezza, 148 cm in larghezza e 200 cm in altezza. In termini di emissioni, le kei car richiedono un propulsore a benzina con una cilindrata massima di 660 cc. Infine, sul versante della sicurezza occorrerà svolgere un lavoro a regola d’arte. Strappare dei giudizi positivi ai crash test Euro NCAP aiuterebbe a invadere in maniera efficace i punti vendita.

Il possibile prezzo

Nel corso degli ultimi anni è, peraltro, cresciuto in misura esponenziale l’interesse raccolto dalle kei car sulla scena continentale. La vettura in questione pare, dunque, disporre di ottime credenziali per ritagliarsi un posto di primo piano pure nel Vecchio Continente, compreso in Italia, dove la gamma Suzuki riscuote già abbastanza proseliti. La formula scelta dalla Casa, incentrata sul principio del low-cost funziona, pure perché le tecnologie risultano all’avanguardia.

Comunque, il principale fattore da prendere in analisi sarà quello di tipo ambientale. Innanzitutto, ciò dipende dalla futura entrata in vigore dello standard di emissioni Euro 7. Che imporrà alle aziende di osservare norme più restrittive e ferree. In secondo luogo, Suzuki avrà il compito di riscattare il ritiro della Jimny. A causa dei valori di NOx rilasciati, il fuoristrada ha, infatti, dovuto dire addio all’Europa nel 2023.

L’avvento nei concessionari della Suzuki Hustler potrebbe avvenire entro il 2025. Sbilanciarsi sul prezzo è quantomeno prematuro. In Giappone il listino parte da circa 1,2 milioni di yen, equivalente a circa 10.000 euro. Tenuto conto delle spese logistiche, si cercherebbe di rimanere sotto la soglia dei 15.000 euro. Mentre le realtà tradizionali dell’emisfero occidentale valutano l’uscita di massa dal comparto, i fan del comparto hanno di che dirsi sollevati.