Incentivi e incontro col Governo. Il panorama delle immatricolazioni di veicoli elettrici e tradizionali a giugno

Unrae registra un notevole incremento nelle immatricolazioni di veicoli elettrici, ma i tradizionali mantengono ancora una larga fetta di mercato.

Foto di Serena Cappelletti

Serena Cappelletti

Giornalista e Automotive Specialist

Giornalista, autrice e conduttrice di programmi tv, PR specializzata, sempre nel settore dell'Automotive. L'ultima esperienza l’ha vista responsabile della comunicazione dell'Autodromo Nazionale Monza. Interviste esclusive, prove auto e un nuovo format video: Serena è il volto [e la voce] di Virgilio Motori.

A giugno, l’industria automobilistica italiana ha assistito a un interessante sviluppo nel settore delle immatricolazioni, con particolare attenzione ai veicoli elettrici. Inoltre, un importante incontro tra i rappresentanti dell’industria e il Governo ha portato all’introduzione di nuovi incentivi per stimolare l’adozione di veicoli a basse emissioni. Vediamo quali sono stati gli ultimi sviluppi in questo settore in continua evoluzione attraverso le parole del Presidente Unrae, Michele Crisci nell’intervista in esclusiva per Virgilio Motori.

Fonte: Virgilio Motori
Serena Cappelletti intervista Michele Crisci, Presidente Unrae

Il Governo ha riconosciuto l’importanza di promuovere la transizione verso la mobilità sostenibile e ha recentemente annunciato una serie di incentivi per incoraggiare l’acquisto di veicoli elettrici. Tali misure includono sgravi fiscali, agevolazioni nell’accesso alle zone a traffico limitato e la creazione di infrastrutture di ricarica sempre più diffuse sul territorio nazionale. L’obiettivo principale è quello di ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città. Poco se ne parla però e il parco auto italiano rimane ancora il fanalino di coda in fatto di svecchiamento.

In questo contesto, Unrae ha dichiarato che a maggio, decimo mese consecutivo di crescita per il mercato dell’auto in Europa, si sono registrate 1.121.644 immatricolazioni (+18,2% vs 948.815 di maggio 2022). Nei primi cinque mesi il saldo positivo sale a +17,4% con 5.323.630 immatricolazioni, rispetto a 4.534.805 di gennaio-maggio 2022.

Nella crescita generale di maggio l’Italia mostra la percentuale più alta (+23,1%), seguita da Germania (+19,2%), Regno Unito (+16,7%), Francia (+14,8%), Spagna (+8,3%). La Spagna invece è prima nel computo dei cinque mesi (+26,9%) e l’Italia seconda (+26,1%), seguite da Regno Unito (+16,8%), Francia (+16,3%), Germania (+10,2%). In quanto a numero di immatricolazioni, tra i cinque maggiori mercati l’Italia copre il secondo posto a maggio e il terzo nei cinque mesi.

Il nostro Paese resta, invece, ancora all’ultimo posto per le auto “con la spina” (ECV) anche se, a maggio, la sua quota sale rispetto ad aprile di circa un punto all’8,8%, di cui 4,1% per le BEV e 4,7% per le PHEV. In questo campo il divario è ancora ampio rispetto alla Germania (BEV 17,3%, PHEV in forte calo al 5,6% per l’esclusione di questa categoria dagli incentivi da gennaio); Francia (BEV 15,6%, PHEV 8,7%); Regno Unito (BEV 16,9%, PHEV 6,2%), Spagna (BEV 4,8%, PHEV 6,5%). Anche nei cinque mesi l’Italia figura ultima con una quota BEV al 3,7% e PHEV al 4,5%, rispetto alla Germania con BEV 15,0% e PHEV 5,7%; alla Francia BEV 15,0% e PHEV 8,6%; al Regno Unito BEV 15,7% e PHEV 6,4%; e alla Spagna BEV 4,6% e PHEV 6,2%.

Tuttavia, nonostante la crescente popolarità dei veicoli elettrici, i tradizionali ancora dominano il mercato delle immatricolazioni. I veicoli a benzina e diesel mantengono una larga fetta di mercato, grazie alla loro diffusa rete di distribuzione e alla familiarità che i consumatori hanno con questa tecnologia consolidata. Molti automobilisti si sentono ancora incerti riguardo all’autonomia dei veicoli elettrici e alla disponibilità di infrastrutture di ricarica, fattori che possono influenzare la scelta di acquisto.

L’incontro tra i rappresentanti dell’industria automobilistica e il Governo diventa sempre più importante, oramai fondamentale. E’ necessario un dialogo fra le parti e divulgare l’importanza di sviluppare ulteriormente la rete di punti di ricarica, garantendo una copertura capillare sull’intero territorio italiano e di incentivare la produzione di veicoli elettrici, promuovendo la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie che consentano di migliorare l’autonomia e la capacità di ricarica dei veicoli.

Un invito al Governo, che ora si dovrebbe sempre più impegnare  a sostenere queste iniziative, riconoscendo il ruolo cruciale dell’industria automobilistica nella transizione verso la mobilità sostenibile. Sono stati stanziati fondi per progetti di ricerca e sviluppo nel settore delle energie pulite, allo scopo di accelerare l’innovazione e garantire che l’Italia rimanga competitiva nel mercato globale dell’automotive. Ma sarà sufficiente a gestire la transizione da leader del settore? Sentite cosa ci ha raccontato Crisci nella video intervista.