La McLaren P1 è stata progettata con un semplice, quanto impegnativo obiettivo: essere la miglior vettura al mondo che si possa guidare sia su strada che su pista. Quale erede “almeno nello spirito” della McLaren F1, iconica vettura degli Anni Novanta (ancora considerata come una delle più grandi supercar di ogni tempo), La McLaren P1 non solo aveva l’obiettivo di stabilire nuovi parametri e dimostrare quello che McLaren è capace di fare, ma anche di alzare l’asticella delle aspettative del mondo delle supercar.
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Lusso e performance
Forte dei cinque decenni di esperienza McLaren nel motorsport e la profonda conoscenza della tecnica applicata sulle vetture stradali, la McLaren P1 ha rappresentato sin dalla nascita della McLaren Ultimate Series, quel salto di qualità nella tecnologia che ha introdotto in una vettura stradale livelli precedentemente sconosciuti in fatto di prestazioni.
Secondo il pensiero di Mike Flewitt, allora Chief Executive Officer di McLaren Automotive: “La McLaren P1 è la vettura più emozionante, performante e dinamicamente avanzata mai prodotta e rappresenta una vetrina per le capacità innovative e tecnologiche di McLaren. La velocità massima assoluta non è mai stata la sua priorità; abbiamo costruito una vettura che potesse essere guidata sino a un circuito premendo un semplice bottone, ma diventare la vettura di serie più veloce in circuito mai prodotta, una dichiarazione che ha un valore tecnico specifico fondamentale e di grande importanza per le sue prestazioni su strada.” L’intera produzione, iniziata in coincidenza con il salone di Ginevra del 2013, è stata di 375 vetture: tutte vendute ancora prima che la prima vettura venne consegnata. Il prezzo base della vettura era di 866.000 sterline.
Il prezzo della McLaren P1 non accenna a diminuire con il passare del tempo, anzi. Ad oggi, novembre 2024, un esemplare di questa vettura ha un valore che si aggira intorno a 3,83 milioni di euro.
Auto uniche al mondo
Nel caso di questa vettura, non abbiamo a che fare solo con un motore straordinario e interni da paura ma anche con delle vere e proprie opere d’arte, realizzate in modo tale da essere ognuna unica. Non esistono, infatti, due McLaren P1 uguali; ognuna è stata realizzata a mano e secondo le specifiche del proprietario che si è interfacciato con McLaren Special Operations. Le prestazioni aerodinamiche sono state curate fin dall’inizio dello sviluppo utilizzando un sistema DRS (drag reduction system) mutuato dalla Formula 1 che aiuta a ottenere maggiore deportanza sull’ala posteriore che cambia la sua angolazione per ridurre l’attrito e aumentare la velocità in rettilineo.
Per garantire alla McLaren P1 prestazioni sorprendenti, venne installata una versione modificata del motore McLaren biturbo V8 3.8 litri a benzina con 737 cv combinato con un motore elettrico leggero capace di 179 cv all’epoca, più del doppio della potenza del KERS utilizzato in Formula 1. Il motore benzina e il motore elettrico uniti erogano 916 cv, garantendo una accelerazione da 0-100km/h in 2.8secondi; 0-200km/h in 6.8 secondi 0-300km/ h in 16.5 secondi – ben cinque secondi più veloce della leggendaria McLaren F1. E dire che in quel periodo, ironicamente, la scuderia di Formula 1 non se la passava neanche bene. Nel Campionato di quell’anno, infatti, il team di Woking era ancora – fortunatamente per l’ultima volta – motorizzato da Honda. Nel 2024, invece, il team non molla il suo sogno, anche se nell’ultimissimo GP disputato – siamo nel lunedì successivo al GP del Brasile – è dietro a Ferrari.
Questa ricerca del massimo non termina nel 2017: al giorno d’oggi, infatti, nel 2024, siamo in attesa della McLaren più potente mai realizzata.