Tesla Model 3, ferme in un campo tutte le auto invendute

In un campo sono state ritrovate tutte le Tesla Model 3 invendute: l'elettrica, sottoposta a restyling nel 2023, faticherebbe a trovare dei nuovi acquirenti

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 5 Settembre 2024 09:40

Le auto elettriche saranno anche il futuro, il presente, però, continua a segnalare parecchie sofferenze nelle vendite. Non vale solo per i marchi tradizionali, bensì anche per il brand che ne ha fatto il proprio credo fin dal principio. Prodotte nei mesi di aprile e maggio 2024, delle Tesla Model 3 e Model Y sono state trovate stranamente parcheggiate in un campo in Florida.

Controllando il VIN dei veicoli (i numeri di serie identificativi), se ne è tracciato uno storico. Non appena le immagini sono state pubblicate in rete, un mare di polemiche ha travolto il Costruttore. Tra chi si chiede come sia possibile conservarle in questo stato, qualcuno commenta con termini disfattisti la curiosa scoperta.

Le cause della crisi

Dopo un 2023 vissuto da prima della classe, la compagnia di Elon Musk pare avere perso smalto. Alla luce dei dati di bilancio poco entusiasmanti, i prezzi hanno ripreso a salire, tornando alle soglie abituali, e i risultati si vedono. Lo avrà di sicuro messo in conto il tycoon sudafricano nel momento di avallare i rincari dei listini, ma gli azionisti pretendevano risposte. Intervenire gli serviva a conservarne la fiducia, già messa in discussione da certe voci volte a screditarne la reputazione.

Il calo della domanda dipende pure da questioni esterne alla propria area di influenza. Innanzitutto, la concorrenza è aumentata e, quindi, più aziende reclamano la stessa fetta di torta. Destano, in particolare, preoccupazione le rivali cinesi. Da Pechino mirano a conquistare l’occidente, sfruttando il vasto bagaglio di competenze accumulato nelle BEV.

Se in passato recitava un ruolo da semplice spettatore non protagonista, ora la Repubblica Popolare dimostra di avere delle grosse ambizioni. Sulla flessione generale di mercato incide poi l’incertezza economica generale. Il conflitto, tuttora in corso, tra Israele e Hamas determina innumerevoli complicazioni. Nel mentre, Ucraina e Russia rimangono sui fronti opposti della barricata.

I disagi logistici o di produzione potrebbero aver avuto un peso altrettanto cruciale. Sebbene da Tesla evitino di fornire delucidazioni in merito, la tesi affonda su fondamenta piuttosto solide. E, siccome i problemi non vengono mai da soli, sussiste la questione dello stoccaggio. Nel recente periodo Tesla sta faticando a gestire gli spazi, insufficienti a parcheggiare le flotte prima di effettuare le consegne. (qui sotto il post della pagina Facebook di Supercarblondie)

Rischi da non sottovalutare

A prescindere da quale sia la causa scatenante, lasciare le auto elettriche parcheggiate solo il sole, in uno Stato peraltro caratterizzato da climi umidi e aridi come la Florida, comporta diversi rischi. Nello specifico, si temono danni alla batteria, provocabili pure da roditori ed eventuali intemperie. Di conseguenza, le Tesla Model 3 (sottoposta a restyling nel 2023) e Model Y ritratte nelle immagini dovrebbero trovare a breve una nuova sistemazione.

Il rivenditore avrebbe precisato di aver lasciato nella zona a 3 miglia dal service le vetture in consegna. Per rafforzare la rispettiva gamma, Tesla ha, comunque, in serbo delle grosse novità nei prossimi mesi. Il 10 ottobre verrà presentato il Robotaxi, a cui seguiranno le première della Model 2, la BEV low-cost da 25.000 euro, e il restyling della Model Y. Sarà l’inizio della risalita?