Vacanze di Natale: un film cult anche per le auto

Vacanze di Natale è un vero e primo simbolo degli anni 80 e ha come coprotagoniste diverse auto simbolo di quel periodo che ancora oggi sono associate al film

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Davide Raia

Esperto di tecnologia e motori

Editor e copywriter, mi occupo principalmente di tecnologia, in tutte le sue forme, e di motori. Appassionato di viaggi, vivo tra Napoli e la Grecia.

Il periodo di Natale è, come da tradizione, il momento giusto per riscoprire film di grande successo degli anni passati e le pellicole natalizie sono, come ogni anno, le più viste. Non fa eccezione Vacanze di Natale, vero e proprio simbolo del cinema italiano di inizio anni 80 (il debutto nelle sale cinematografiche risale al dicembre del 1983).

Vacanze di Natale, scritto dai fratelli Vanzina, è anche un omaggio al mondo dei motori. Oltre a un cast ricco di volti noti del cinema italiano, da Christian De Sica a Jerry Calà, infatti, la pellicola vede come vere e proprie coprotagoniste diverse auto di riferimento della prima parte degli anni 80 che, ancora oggi, sono apprezzate dagli appassionati.

La city car sportiva

Tra i modelli iconici protagonisti di Vacanze di Natale c’è la Innocenti Mini De Tomaso Turbo del protagonista Billo, interpretato da Jerry Calà. Caratterizzata, nel film, da un’iconica colorazione bicolore, questa vettura venne lanciata proprio nel 1983.

Il progetto nasce dalla scelta di Innocenti di abbandonare i motori Leyland per puntare sul tre cilindri Daihatsu Sanyo CB21. Questo motore da 993cc garantiva 72 CV con un turbo, elemento inedito per una city car all’epoca, in grado di offrire ottime prestazioni.

A completare il comparto tecnico c’era un cambio manuale a 5 rapporti oltre alla trazione anteriore. La vettura era in grado di raggiungere i 165 km/h con uno 0-100 km/h completato in 10 secondi e un carattere sempre molto sportivo, anche nella guida in città.

Le altre auto di Vacanze di Natale

Vacanze di Natale, però, mette in mostra altri simboli dell’epoca per il mondo delle quattro ruote. Oltre alla piccola Innocenti, infatti, durante i quasi 100 minuti del film c’è spazio per diversi altri modelli che, all’epoca, rappresentavano un vero e proprio punto di riferimento del mercato delle quattro ruote.

Un esempio è, senza dubbio, la Maserati Quattroporte di terza generazione, presentata nel 1980 e, nel film, auto di riferimento della ricca famiglia Covelli. Disegnata da Giorgetto Giugiaro, l’ammiraglia della casa del Tridente, icona delle berline a tre volumi italiane, è stata prodotta fino al 1990.

Con la fine del decennio, infatti, Maserati lanciò la quarta generazione, con un design decisamente differente rispetto a quello del modello prodotto per tutti gli anni 90. La terza generazione della Quattroporte è stata prodotta in 2.141 esemplari ed è stata anche l’auto presidenziale di Sandro Pertini.

Un’altra auto che ha trovato spazio in Vacanze di Natale è la Mercedes-Benz Sel (W126), una particolare versione a passo lungo della seconda generazione della Classe S, prodotta fino al 1991. Nel film, l’auto è guidata dall’imprenditore Donatone Braghetti, interpretato da Guido Nicheli, a cui si deve una delle frasi celebri di Vacanze di Natale: “Via della Spiga, Hotel Cristallo di Cortina: 2 ore, 54 minuti e 27 secondi… Alboreto is nothing!”.

Tra le auto protagoniste del film dei Vanzina, infine, c’è anche un’altra auto “popolare”, la storica Fiat Ritmo del 1983, segmento C prodotta in Italia, a Cassino e a Rivalta, fino al 1988. Anche in questo caso, con la fine del decennio, la vettura uscì di produzione per far spazio a un nuovo modello, la Fiat Tipo.