Godersi il panorama, magari attraversando tratti stradali unici come solo il nostro Paese riesce ad offrire al volante di una auto cabrio. Ogni automobilista che si rispetti, almeno una volta nella vita, ha sognato di fare un viaggio al volante di una vettura scoperta per godere appieno non solo del rombo del motore, ma anche della piacevole brezza estiva, dei raggi del sole e di tutti quei profumi dell’ambiente circostante che solo una vettura priva di tetto riesce a far apprezzare appieno.
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La differenza con la spider
Il sogno spesso proibito di molti automobilisti si chiama cabrio e con questa terminologia si intende quella tipologia di vettura dotata di tetto pieghevole ed in grado di offrire 4 posti. Spesso, nelle conversazioni da bar, si confonde il termine cabrio con quello di spider dato che anche quest’ultima tipologia di vettura è dotata di tetto retrattile, ma in realtà è proprio la configurazione dell’abitacolo delle rispettive vetture a determinare una differenza sostanziale.
Le auto cabrio, infatti, sono in grado di ospitare comodamente fino a 4 passeggeri data la presenza di un divanetto posteriore di dimensioni spesso generose, mentre le spider sono vetture pensate per chi vuole godersi il viaggio da solo o al massimo con una sola persona al suo fianco dato che nell’abitacolo manca totalmente il divanetto posteriore. Pertanto è sempre bene distinguere le cabrio dalle spider dato che queste ultime sono delle vetture biposto.
Nell’utilizzare la terminologia cabrio si deve avere presente cosa significhi questa parola. Il termine indica una vettura decapottabile, ossia una vettura che può essere guidata anche riponendo il tettuccio in un alloggiamento dedicato. Questa operazione può essere compiuta sia manualmente che in maniera totalmente elettrica, ed il tetto può essere realizzato sia in tela – opzione classica – che in metallo retrattile – opzione in voga nei primi anni 2000.
Le auto cabrio più ricercate
Come abbiamo anticipato, la differenza principale tra le vetture cabrio ricade nella tipologia di tettuccio e di movimento adottato. Se è vero che una cabrio classica è dotata di tettuccio in tela, è altrettanto vero che, soprattutto nella prima metà degli anni 2000, molti costruttori hanno messo in commercio vetture dotate di tettuccio metallico retrattile in grado di far godere al proprietario la vettura anche nei rigidi mesi invernali senza paura delle intemperie.
Questa tipologia di auto cabrio con tetto retrattile, come ad esempio la fortunata Peugeot 206 CC, hanno inizialmente ottenuto un discreto successo grazie ad un meccanismo ideato proprio dalla Casa francese nel lontano 1936, ed adottato sulla Peugeot Eclipse, ma alla lunga si sono rivelate poco amate dagli automobilisti. Complici anche i costi di realizzazione dei sistemi, i costruttori hanno presto optato per il ritorno al classico tettuccio in tela.
Ad oggi questa soluzione è quella maggiormente apprezzata dai puristi delle cabrio sia per una maggiore facilità nella gestione del tettuccio in tela, sia perché quando questo è ripiegato nel vano dedicato non ruba spazio prezioso al bagagliaio della vettura. Analogamente un ulteriore punto a favore del ritorno alla moda del tettuccio in tela è dato dai materiali utilizzati dai costruttori ormai in grado di far godere la cabrio senza problemi anche nei mesi invernali.
Oggi sul mercato sono presenti alcune auto cabrio particolarmente interessanti ed in grado di soddisfare sia chi preferisce questa tipologia di vetture per godere dell’aria aperta sia chi cerca prestazioni da brivido. Un esempio su tutte è la splendida BMW M4 Cabrio, in grado di ospitare 4 passeggeri e far loro provare emozioni uniche, oppure la affascinante Maserati Gran Cabrio Folgore, la scoperta del Tridente dotata di motore elettrico.
Come si vede, i modelli appena descritti sono riservati ad una fascia di mercato elitaria considerando il cartellino del prezzo non proprio alla portata di tutte le tasche, ma se non si vuole rinunciare al fascino di un’auto cabrio senza per questo dissanguare il proprio conto corrente è possibile trovare sul mercato dell’usato moltissime alternative davvero valide ed in molti casi è possibile mettere le mani su veri e propri pezzi che hanno fatto la storia dell’automobile.