Stangata sulle multe stradali a causa dell’inflazione: che succede

Gli elevati tassi di inflazione a cui siamo esposti negli ultimi mesi provocano delle conseguenze anche sui costi delle multe stradali, che si impennano

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 21 Novembre 2022 09:02

I tassi di inflazione a cui siamo sottoposti oggi sono molto elevati, si sono alzati parecchio negli ultimi mesi, purtroppo è una situazione che conosciamo bene e con la quale dobbiamo fare i conti ogni giorno. Sono tante le conseguenze negative sui prezzi in Italia, e oggi arriva anche un nuovo allarme.

Stiamo parlando degli importi delle multe, le sanzioni stradali subiranno un rincaro molto pesante già a partire dal mese di gennaio 2023, o almeno, queste sono le previsioni. Dobbiamo prepararci a veder salire le somme da pagare per le multe in violazione alle norme del Codice della Strada.

Le variazioni in Italia

Secondo quanto ha denunciato nelle scorse ore Simone Baldelli, già presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui consumatori e da anni in prima linea nelle battaglie in favore della trasparenza in tema di sanzioni stradali, “l’articolo 195 prevede che la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’ISTAT, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nei due anni precedenti”.

Baldelli è molto chiaro, secondo lui il Governo dovrebbe assolutamente intervenire per frenare gli aumenti. E ricorda: “Entro il primo dicembre di ogni biennio il ministro della Giustizia, di concerto con i ministri dell’Economia e delle Finanze, e delle Infrastrutture e dei Trasporti, fissa i nuovi limiti delle sanzioni amministrative pecuniarie, che si applicano dal primo gennaio dell’anno successivo”.

Non è tutto, perché secondo l’esponente di Forza Italia: “Di questi tempi è già abbastanza difficile affrontare l’inflazione a due cifre, quindi chiedo a Governo e Parlamento una norma per bloccare al più presto il sostanzioso aumento degli importi delle multe stradali previsto per le prossime settimane”, come leggiamo su Quattroruote.

A quanto ammontano gli aumenti

Le associazioni dei consumatori si sono allarmate dopo la denuncia di Baldelli, ovviamente. In prima linea abbiamo come sempre il Codacons che, secondo dati e stime, prevede un rincaro delle sanzioni pari all’11% e fornisce un quadro dei vari aumenti. Per fare degli esempi pratici, che ci aiutano a capire a cosa andremo incontro, possiamo dire che la multa per il divieto di sosta – che oggi è pari a 42 euro – passerebbe a 46 euro, la sanzione per l’uso del telefono alla guida da 165 a 183 euro.

Chi viene multato per accesso vietato alla ZTL oggi paga 83 euro, che diventeranno 92, chi viaggia superando i limiti di velocità consentiti di oltre 60 km/h oggi è costretto a versare 845 euro per la sanzione, che diverranno 938 euro. Secondo il presidente Furio Truzzi: “In Italia i comuni incassano ogni anno più di 3 miliardi di euro grazie alle contravvenzioni, soldi che dovrebbero essere destinati alla sicurezza stradale coinvolgendo i cittadini, ma che spesso finiscono per coprire i buchi di bilancio delle amministrazioni locali. Ci aspettiamo che il Governo Meloni blocchi qualsiasi rincaro che andrebbe ad unico vantaggio di operazioni di cassa. Piuttosto si dissuadano i cattivi comportamenti estendendo il sistema della patente a punti anche alle infrazioni minori”.

Il primo allarme, a cui fa seguito la più recente denuncia di Baldelli, era già stato lanciato a settembre dall’ASAPS, l’associazione sostenitori e amici della polizia stradale. Pare che il Governo si stia comunque già muovendo a favore dei cittadini, visto che il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha richiesto ai tecnici del suo dicastero di studiare possibili alternative e soluzioni per evitare l’aumento dell’importo delle multe.