Monopattini elettrici, nuova stretta normativa del Governo

Ancora novità sulle regole che disciplinano la circolazione dei monopattini elettrici, sempre più presenti nelle nostre città: nuova stretta del Governo

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 21 Febbraio 2022 11:06

Di monopattini elettrici parliamo spesso, i nuovi mezzi della micromobilità, che hanno cambiato il modo di circolare nelle grandi città. In seguito al primo lockdown, che aveva riportato l’inquinamento atmosferico a livelli accettabili, era stato varato il primo bonus a favore di tutti coloro che acquistavano bici e monopattini elettrici.

L’obiettivo era chiaramente dare una svolta alla circolazione urbana e mantenere un livello di emissioni inquinanti pressoché basso. Per questo motivo i monopattini elettrici si sono diffusi a macchia d’olio in tutto il territorio nazionale. E, se da una parte ovviamente è solo un bene, dall’altra purtroppo abbiamo visto più volte episodi di incidenti, anche molto gravi. L’assenza di una rigida normativa specifica è sempre stato un problema e infatti, nei mesi scorsi, abbiamo visto più volte il Governo e gli enti territoriali intervenire proprio per disciplinare la circolazione dei monopattini elettrici, oltre che la sosta (che in alcune città era diventata praticamente ‘selvaggia’ e fuori controllo).

Nuove regole per i monopattini

E non finisce qui, si ritorna a parlare di monopattini e si introducono novità. I mezzi innovativi per la micromobilità del futuro subiscono una stretta, un’ulteriore modifica normativa. E se la disciplina vigente era già stata corretta dal decreto infrastrutture, oggi arriva un altro provvedimento: il decreto Milleproroghe che, tra le varie novità, porta anche dei correttivi per quanto riguarda la regolamentazione della circolazione dei monopattini elettrici.

Il testo è all’esame delle commissioni Affari costituzionali e bilancio della Camera e mira ad un cambiamento molto importante: se finora infatti ai conducenti dei monopattini era data la possibilità di guidare i loro mezzi su qualsiasi strada secondaria in cui era permessa la circolazione delle biciclette, quindi anche sulle strade extraurbane, oggi pare che questa regola possa venire meno.

Restiamo ovviamente in attesa dell’approvazione ma, nel caso in cui avvenga, le regole cambieranno: l’utilizzo dei monopattini elettrici quindi sarà limitato alle sole strade che hanno un limite di velocità massima concesso non superiore ai 50 km/h. potranno inoltre circolare nelle aree pedonali e anche in tutti quegli spazi, piste, percorsi dedicati alle bici.

Non è tutto: nel decreto si parla anche di una proroga di due mesi (dal primo luglio al 30 settembre) del termine entro il quale tutti i monopattini elettrici commercializzati in Italia dovranno obbligatoriamente essere dotati di indicatori di direzione e luci di frenata (per i mezzi già esistenti invece il termine previsto per l’adeguamento è il primo gennaio del 2024). Al momento non è stata aggiunta alcuna altra misura a favore della sicurezza per i conducenti di monopattini elettrici, di cui invece nei mesi scorsi avevamo parlato. Pensavamo all’introduzione dell’obbligo del casco anche per gli adulti, ma ad oggi nulla di fatto, e anche dell’assicurazione per i mezzi privati, ma per ora ci tocca attendere (gli unici monopattini assicurati al momento sono quelli delle società di sharing).

I nuovi divieti

Facendo il punto della situazione quindi, se il Governo nei mesi scorsi aveva liberalizzato l’utilizzo dei monopattini elettrici sulle strade statali e provinciali, equiparandoli alle biciclette, oggi decide di riparare a quello che ha definito come un ‘clamoroso errore legislativo’ e fa un passo indietro: i piccoli mezzi della micromobilità non potranno più uscire dalle città, ma avranno la possibilità di circolare solo ed esclusivamente su piste ciclabili fuori dai centri abitati (praticamente inesistenti).

Le altre regole nei centri abitati dovrebbero rimanere le stesse, la circolazione resta concessa esclusivamente su strade con limite di velocità massimo 50 km/h, in percorsi-aree-zone pedonali e ciclabili, su corsie ciclabili, su strade a priorità ciclabile, su piste ciclabili e dove è consentita la circolazione delle biciclette.