F1 GP Ungheria, McLaren fuga per la vittoria, Ferrari crollate: le pagelle

La McLaren non ha rivali nemmeno sul tracciato dell’Hungaroring. Lando Norris ha trionfato davanti a Oscar Piastri e George Russell

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Davide Russo

Giornalista automotive

Napoletano di nascita, laureato in giurisprudenza, è giornalista pubblicista con la passione per il motorsport e l'automotive con un occhio alle innovazioni e alla storia della F1. Il suo motto: ''I believe that everyone has a calling, Motorsport is my true passion!''.

Pubblicato: 3 Agosto 2025 18:09

Già dalle prove libere del Gran Premio di Ungheria si è intuito che la sfida domenicale non avrebbe regalato troppe sorprese. Le temperature a Budapest sono salite progressivamente, palesando lo strapotere tecnico delle McLaren nelle FP3. Nonostante in Red Bull Racing abbiano continuato gli sviluppi della monoposto, Max Verstappen si è subito lamentato della scarsa guidabilità della RB21. Nulla a che vedere con la stabilità e l’agilità dimostrate dalle vetture papaya. Le MCL39 hanno garantito una aderenza impeccabile in ogni sessione. L’attenzione dei fan si è spostata sulla sfida tra Lando Norris e Oscar Piastri.

La Ferrari avrebbe dovuto migliorare il suo livello di performance rispetto al GP del Belgio, sfruttando su un layout favorevole il lavoro della nuova sospensione posteriore. L’elemento è stato portato al debutto a Spa-Francorchamps, dando la possibilità a Charles Leclerc di ottenere una buona terza posizione, dietro le inarrivabili MCL39. La battaglia tra i 2 alfieri del team di Woking è rimasta vivissima in Ungheria. L’inglese è arrivato a Budapest con il chiaro obiettivo di accorciare il gap dal leader australiano. Le qualifiche sono state frenetiche perché è scesa una leggera pioggia e la temperatura dell’asfalto si è abbassata.

Le McLaren non hanno trovato la giusta finestra per segnare tempi velocissimi, mentre Hamilton ha concluso con una pessima dodicesima posizione in griglia. In Q3, con un vento favorevole, Charles Leclerc ha sorpreso entrambi i piloti del team di Woking. Dopo 20 Gran Premi il monegasco è tornato in pole position, grazie a un giro da urlo. Il numero 16 è partito benissimo allo spegnimento dei semafori del GP, riuscendo a proteggersi da tutti gli attacchi delle McLaren. Norris, dopo uno scatto fenomenale, si è ritrovato chiuso dal suo teammate rimasto in scia del ferrarista. Charles ha gestito bene le mescole nel primo stint, andando sulla tattica delle due soste. La Ferrari del numero 16 è finita nella morsa delle due McLaren.

Le MCL39 sono dei bolidi imbattibili e lo hanno confermato anche su un tracciato ostico. La Rossa è stata tratta in inganno dalla strategia degli uomini di Woking, ma Leclerc avrebbe perso in ogni caso. Norris si è liberato in rapida successione dei piloti che lo avevano anticipato in Curva-1, permettendo una differenziazione nelle strategie. Alla fine Leclerc è stato sverniciato anche da Russell, mentre Piastri ha provato a rimontare per sfoderare l’ultimo colpo nell’ultimo giro. L’australiano ha tentato il sorpasso dell’anno, ma alla fine Norris è stato più caparbio, nonostante qualche errorino. Notte fonda per la Ferrari che ha concluso ai piedi del podio con Leclerc e solo dodicesimo con Hamilton.

I top 3

Lando Norris: 9 – Non si merita il 10 per l’errore in Curva-1 e qualche sbavatura nella guida. L’inglese è finito in un vicolo cieco allo spegnimento dei semafori, nonostante uno stacco di partenza pazzesco. Non ha perso la pazienza ed è riuscito a scavalcare Alonso e poi Russell. Sfruttando la lotta tra Leclerc e Piastri, con un pizzico di furbizia, ha beffato tutti con una sola sosta. Nel finale ha tenuto duro, non facendosi spaventare dai tentativi del teammate. Una vittoria che fa morale prima della pausa estiva. Il gap ora è di appena 9 punti.

Oscar Piastri: 8 – Si starà chiedendo come abbia potuto perdere il Gran Premio, dopo il tracollo della Ferrari SF-25 di Leclerc. L’australiano era partito a fionda e aveva gestito bene il primo stint. Trascinato nella strategia a due soste per provare un undercut non riuscito, si è messo all’inseguimento del monegasco per tutta la gara, per poi fare la scelta sbagliata nel momento decisivo. Avrebbe potuto provare a difendersi dagli attacchi di Norris, su una pista in cui è difficile superare, nel finale, ma ha scelto di dare retta al team e di rientrare per rimontare le mescole hard nella seconda sosta. A quel punto ha provato a spingere come un indemoniato per recuperare terreno dal leader. Norris, sfruttando anche i doppiati, si è difeso e ha riaperto una contesa mondiale che non è mai stata chiusa. L’australiano rimane il favorito per la vittoria del mondiale perché commette meno errori del teammate, tuttavia dovrà essere più lucido al rientro dalla summer break.

Charles Leclerc: 7 – Se il voto vi sembra alto vi invito a rivedere almeno gli highlight del weekend. Su una Ferrari SF-25 che risulta inguidabile nelle mani di Lewis Hamilton, il pilota dell’Academy ha mandato tutti a scuola in qualifica, celebrando la sua pole numero 27. Non è bastata la prima partenza al palo della stagione per offrirgli il gusto dello champagne sul podio. Le performance della Rossa sono crollate con il passare dei giri. Lo start è stato da applausi, ma il saving di carburante nel finale gli ha tolto la possibilità di festeggiare sul podio. Non ha potuto difendersi dagli attacchi di George Russell nel finale per un problema tecnico al telaio. Lascia l’Ungheria con l’amaro in bocca per non aver concluso con un trofeo e con tanti dubbi sulla monoposto. Non ha nulla da invidiare a Lando Norris se non la sua MCL39 infallibile.

I flop 3

Max Verstappen: 5,5 – Imbottigliato nel traffico, dopo una pessima qualifica, non ha mai trovato il giusto ritmo. Ha provato a sorpassare Hamilton all’interno della curva 4 a sinistra, esagerando nel movimento. Lewis si è diretto verso la via di fuga ed è finito dietro a Max. Nel 2024 lo avevamo ammirato al top, ma oramai è svuotato e poco incisivo alla guida della RB21. La sensazione è che il drink team sia nel caos e attendino sempre da Max un segnale in pista. Al di là di McLaren, Mercedes e Ferrari, l’olandese ha concluso la sfida al nono posto alle spalle del rookie della Sauber, Bortoleto, entrambe le Aston Martin e persino dietro al suo ex compagno di squadra, Liam Lawson.

Kimi Antonelli: 5 – Ancora una gara anonima dell’italiano. Dimostra di non aver superato il trauma di Spa, facendo una pessima qualifica. Partito quindicesimo, l’italiano è arrivato decimo. Il suo compagno, George Russell, è ancora sul podio. Amarissima l’esperienza sin qui di Kimi sui tracciati europei. Il punticino ungherese non basterà per trascorrere una pausa estiva spensierata.

Lewis Hamilton: 2 – Uno dei peggiori weekend della sua carriera. Non trova la quadra in qualifica, non superando il taglio per la top 10. Partito dodicesimo è giunto senza sussulti nella stessa identica posizione. È in crisi tecnica, ma soprattutto psicologica. Ai media dopo le qualifiche l’anglocaraibico ha dichiarato: “Non so davvero cosa dire, non ho una risposta. Forse bisogna cambiare il pilota perchè evidentemente è possibile portare in pole position questa vettura“. La peggiore cosa che possa uscire dalla bocca di un campione. Lewis si è già arreso.