Aumento prezzi Rc Auto: la classifica città per città

I prossimi 12 mesi registreranno un sensibile aumento del premio della Rc auto in Italia. C’è chi ha provato a misurarlo con risultati piuttosto sorprendenti

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Fabio Lepre

Giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

L’analisi dell’Ivass sull’aumento dei prezzi Rc Auto parla chiaro. Il prezzo medio dell’assicurazione ha registrato un incremento del 7,9%, portandosi a 388 euro in termini nominali ed evidenziando un aumento del 6,2% in termini reali. Nel confronto tra le città di Napoli e Aosta, il differenziale di premio ha mantenuto la sua stabilità su base annua, fermandosi a 239 euro.

Secondo i dati Ivass, il premio effettivo è più elevato nelle regioni del Centro, con un costo medio di 424 euro, e nel Sud, dove si attesta a 413 euro. L’Istituto mette in evidenza la diffusa presenza di clausole nelle polizze, con il 63,6% dei contratti che include quella sulla guida esperta e il 27,2% che prevede risarcimenti in forma specifica. Questa tendenza riflette la crescente complessità delle polizze Rc Auto che si riscontra sull’aumento dei premi assicurativi.

Come aumenta il premio della Rc Auto

Secondo i dati forniti dall’Ivass, per il 2024, l’aumento dei premi riguarderà 1,1 milioni di automobilisti, come confermato da un’analisi di Segugio.it, portale di comparazione online di prodotti assicurativi. In seguito a un sinistro con colpa nel 2023, la classe bonus-malus e il premio medio sono destinati a crescere al momento del rinnovo. La frequenza di sinistri dichiarati dagli automobilisti già assicurati nel 2023 è del 3,34%, in aumento per il secondo anno consecutivo.

Questi rincari si aggiungeranno al premio medio già più elevato. L’Osservatorio riporta che il premio medio Rc Auto a novembre 2023 è stato di 461,4 euro, con un aumento del 25,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La differenza del premio medio tra sinistrati e non sinistrati è stata di circa 498 euro, con un aumento complessivo di circa 550 milioni di euro per tutti i guidatori.

Aumento della Rc Auto, come si calcola

Per determinare l’incremento del costo delle polizze Rc Auto, l’Osservatorio ha effettuato un calcolo basato sulla differenza di premio medio tra conducenti con sinistri e senza, quantificando l’importo aggiuntivo che paga un automobilista che ha causato un incidente con colpa rispetto a chi non ne ha provocati. A novembre 2023, la differenza è stata di circa 498 euro, con un aumento complessivo di circa 550 milioni di euro per l’insieme degli assicurati.

L’analisi evidenzia che – in media – le donne hanno dichiarato più sinistri rispetto agli uomini con una percentuale del 3,5% contro il 3,1%. Dal punto di vista anagrafico, i giovani, in particolare gli under 25, hanno presentato una frequenza di sinistri nettamente superiore alla media nel 2023, attestandosi al 4,8%. Considerando le categorie professionali, il personale sanitario dovrebbe subire maggiori rincari nel corso dei 12 mesi del 2024, con una percentuale di sinistri del 4,1%.

La classifica degli aumenti dei prezzi della Rc auto

Il 2023 segna una svolta nel settore delle assicurazioni auto, con l’aumento medio annuale dei prezzi Rc Auto per la prima volta in dieci anni. A ottobre 2022, i prezzi si erano mantenuti sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente, mentre nei due anni precedenti erano stati registrati decrementi intorno al 5%. Il costo medio dell’assicurazione auto nel 2023 resta comunque al di sotto del picco registrato nel 2014.

Le città con i premi più elevati sono Prato (558 euro), Napoli (555 euro) e Caserta (499 euro), mentre Enna (277 euro), Potenza (290 euro) e Oristano (291 euro) sono tra le meno costose. Il premio Rc Auto è più alto nelle regioni Centro (424 euro) e Sud (413 euro). Nelle grandi città, Milano presenta una tariffa media inferiore rispetto a Roma (376 contro 435 euro), mentre Firenze si posiziona al vertice con 475 euro.

Altri centri urbani come Bologna (416 euro), Torino (417 euro), Palermo (370 euro) e Bari (390 euro) mostrano variazioni di costo tutt’altro che impercettibili. Gli aumenti più marcati su base annua interessano Caltanissetta e Vercelli (+12%, con premi medi rispettivamente a 342 euro e 315 euro), Milano e Roma (+10%). Incrementi superiori al 9% coinvolgono città come Agrigento, Bergamo, Biella, Belluno, Brescia, Como, Monza, Mantova, Novara, Palermo, Pistoia, Siracusa, Torino, Treviso, Varese e Vicenza.

Le dieci città con il premio Rc Auto più alto sono:

  • Prato: +8,7% (558 euro);
  • Napoli: +4,6% (555 euro);
  • Caserta: +5,5% (499 euro);
  • Pistoia: +9,4% (483 euro);
  • Firenze: +7,9% (475 euro);
  • Massa Carrara: +8% (472 euro);
  • Lucca: +7,1% (458 euro);
  • Pisa: +7,9% (450 euro);
  • Genova: +8,1% (442 euro);
  • Roma: +10% (435 euro).

Le dieci città con il premio Rc Auto più basso sono:

  • Enna: +8,1% (277 euro);
  • Potenza: +4,3% (290 euro);
  • Oristano: +6,4% (291 euro);
  • Campobasso: +8,9% (307 euro);
  • Pordenone: +8,9% (307 euro);
  • Biella: +9,6% (309 euro);
  • Vercelli: +12% (315 euro);
  • Gorizia: +6,7% (316 euro);
  • Agrigento: +9,2% (316 euro);
  • Aosta: +8,5% (317 euro).

Le dieci città con il maggiore aumento della Rc Auto sono

  • Caltanissetta: +12%
  • Vercelli: +12%
  • Roma: +10%
  • Milano: +10%
  • Monza: +9,9%
  • Varese: +9,7%
  • Brescia: +9,7%
  • Torino: +9,6%
  • Biella: +9,6%
  • Belluno: +9,5%

La posizione dei periti sull’aumento della Rc Auto

Per l’Aiped (Associazione Italiana Periti Estimatori Danni) le criticità nel settore delle perizie hanno influito sull’aumento delle tariffe Rc Auto. A detta del sodalizio, negli ultimi anni si sono verificati cambiamenti nel comparto assicurativo che hanno determinato una trasformazione nella perizia stessa. Questa modifica si caratterizza oggi dall’utilizzo di sistemi di perizia remota, perizie in authority, videoperizie e dalla crescente adozione dell’intelligenza artificiale da parte delle compagnie assicurative. In aggiunta, l’Aiped osserva un aumento delle concentrazioni di incarichi peritali presso società di gestione dei sinistri. Questo trend provocherebbe una serie di criticità, soprattutto considerando i vincoli a cui i periti sono sottoposti nelle loro valutazioni. L’Aiped sottolinea l’impatto di questi cambiamenti sulle dinamiche del settore assicurativo e ipotizza che possano aver contribuito all’incremento del premio medio della Rc Auto nelle città italiane.

Le reazioni delle associazioni dei consumatori

Gli aumenti tariffari della Rc Auto, considerati ingiustificati dalle associazioni dei consumatori, hanno provocato una levata di scudi. Per l’Unione nazionale consumatori, l’attuale livello dei prezzi non si osservava dallo scorso ottobre 2019, quando era fissato a 403,96 euro. Questo rialzo, tuona il presidente del sodalizio, “risulta eccessivo e privo di giustificazioni plausibili, ad eccezione dell’intenzione di incrementare i profitti a scapito delle famiglie“.

Assoutenti

Assoutenti definisce “mostruosi” gli aumenti delle tariffe Rc Auto. Per l’associazione dei consumatori, le previsioni fatte a dicembre dell’anno precedente si sono rivelate accurate, con incrementi ingiustificati. Questi rincari “non sono giustificati né da un aumento dei costi sostenuti dalle compagnie assicurative né da un incremento dell’incidentalità, ma sono dovuti esclusivamente alle irregolarità presenti nel comparto assicurativo, dove le compagnie influenzano i prezzi imponendo clausole illecite“. Secondo il sodalizio, l’Ivass dovrebbe intervenire per bloccare pratiche scorrette e tutelare gli assicurati e spingere per una riforma radicale nel settore assicurativo che promuova maggiore concorrenza e tutele per gli assicurati.

Codacons

Anche il Codacons ha reagito ai nuovi dati sull’aumento dei prezzi delle polizze Rc Auto. E lo ha fatto piuttosto duramente, affermando che “l’impennata delle tariffe Rc auto determina una maxi-stangata da complessivi 910 milioni di euro su base annua a carico degli automobilisti italiani“. L’incremento del 7,9% registrato a ottobre corrisponde a circa 28 euro in più per polizza rispetto all’anno precedente. Considerando che in Italia circolano 43 milioni di veicoli assicurati, di cui 32,5 milioni sono autovetture, l’effetto sulla Rc Auto solo per gli automobilisti raggiunge la cifra di 910 milioni di euro. Di fronte a questi dati Ivass, il Codacons chiede un intervento urgente del governo per adottare misure volte a limitare il potere delle imprese assicuratrici e contenere la crescita dei prezzi della Rc Auto.