Benzina di nuovo alle stelle: superati i 2,5 euro al litro

I prezzi di diesel e benzina tornano a salire, la denuncia di Assoutenti: oggi un pieno costa quasi 5 euro in più rispetto all’inizio dell’anno

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Alessandra Caraffa

Esperta di automotive

Laureata in filosofia, è SEO Copywriter e Web Editor. Si occupa principalmente di mondi digitali e prospettive future - anche in ambito di motori.

I prezzi di benzina e diesel sono tornati a salire in maniera preoccupante: in alcuni distributori italiani la benzina ha già superato i 2,5 euro al litro, spostando definitivamente quel famoso “tetto psicologico” che soltanto pochi mesi fa si assestava sui 2 euro al litro (un prezzo che comunque in Europa possono “vantare” in pochissimi, oltre all’Italia).

A lanciare l’allarme per i nuovi rincari è Assoutenti, che ha analizzato gli ultimi prezzi al pubblico pubblicati sul sito del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica: nel giro di appena 6 settimane, spiega l’Associazione, “il prezzo medio nazionale della verde è rincarato del +5,3%, il diesel del +6,3%”. Con il risultato che oggi, per un pieno di benzina, spendiamo quasi 5 euro in più rispetto all’inizio dell’anno.

Benzina ben oltre i 2 euro al litro: la situazione in Italia

In alcuni distributori italiani, la benzina in modalità servito ha superato i 2,5 euro al litro, e sulla rete autostradale non mancano listini da oltre 2,4 euro al litro: dopo il sensibile calo dei prezzi alla pompa sperimentato a partire dallo scorso autunno, sono bastate poche settimane per riportare i prezzi alle stelle.

L’Associazione Assoutenti ha analizzato gli ultimi dati diffusi sulla piattaforma del Mimit (cioè quelli relativi alla data del 16 febbraio), e sottolineato “un forte incremento dei listini di benzina e gasolio, con alcuni distributori che vendono la verde a prezzi già superiori ai 2,5 euro al litro”.

È il caso per esempio di “una pompa ubicata a Taranto, dove la benzina costa 2,537 euro al litro, il gasolio 2,447 euro/litro”, spiega l’Associazione. Il caso limite è stato riscontrato in un distributore di Palermo, che in base agli ultimi dati comunicati “vendeva un litro di verde a 2,565 euro, 2,495 euro/litro il gasolio”.

E al Nord non va meglio: in alcuni distributori delle province di Bergamo, Milano e Cuneo la benzina (in modalità servito) “viene venduta a prezzi compresi tra 2,404 e 2,420 euro/litro”.

L’allarme di Assoutenti: c’è un rischio concreto

Secondo l’analisi di Assoutenti, la benzina più costosa al momento sulla rete autostradale è quella venduta sulla A21 nei pressi di Piacenza: 2,499 euro al litro, ma si superano agevolmente i 2,4 euro al litro anche sulla A12 Sestri Levante-Livorno, sulla A55 e sulla A4 Milano-Brescia.

In poche settimane”, spiega il presidente dell’Associazione Gabriele Melluso, “i listini dei carburanti sono aumentati sensibilmente, al punto che oggi un pieno di benzina costa quasi 5 euro in più rispetto all’inizio dell’anno, mentre per un pieno di gasolio si spendono 5,5 euro in più”.

In appena 6 settimane il prezzo medio nazionale della verde è rincarato del +5,3%, il diesel del +6,3%”, spiega Melluso. E il problema non riguarda soltanto i casi limite citati: gli aumenti del costo del carburante si traducono inevitabilmente in una serie di rincari a cascata, che vanno ben al di là di quello che spendiamo alla pompa di benzina.

Il rischio concreto”, conclude il presidente dell’Associazione, “è che la nuova ondata di rialzi alla pompa determini una spirale inflattiva attraverso un incremento dei prezzi al dettaglio dei beni che viaggiano su gomma e che rappresentano l’88% della merce venduta in Italia“.