Fidarsi ciecamente del navigatore può essere rischioso. Una mappa non aggiornata o anche un semplice errore nelle indicazioni fornite dall’applicazione di navigazione utilizzata possono diventare un problema non di poco conto per gli automobilisti. I rischi sono tanti e perdersi, nonostante la possibilità di consultare le mappe anche con il proprio smartphone, è sempre un’eventualità da tenere in considerazione.
La conferma di quanto detto arriva dal curioso caso in cui si sono imbattuti i Carabinieri su segnalazione della centrale operativa di Catania. Una giovane donna, seguendo le indicazioni fornite dal navigatore, ha perso la strada, rimanendo bloccata nelle campagne di Misterbianco. Solo il pronto intervento di una pattuglia dei Carabinieri è riuscito a risolvere il caso.
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Cosa è successo
Il caso di cronaca, raccontato direttamente dai Carabinieri, è tanto semplice quanto, per certi versi, incredibile. Un’automobilista di 23 anni, infatti, si è persa seguendo le indicazioni fornite dal navigatore (non è chiaro quale servizio di navigazione stesse utilizzando la giovane). Il percorso tracciato dall’applicazione, infatti, ha portato la donna nelle campagne di Misterbianco, nella provincia di Catania, attraversando strade sterrate e sentieri senza indicazioni, certamente non pensati per il passaggio con un’auto “da città”. Una volta perso l’orientamento, l’automobilista ha scelto di chiedere soccorso, chiamando al 112. La centrale operativa di Catania, quindi, ha allertato le pattuglie sul territorio avviando così le ricerche.
Il salvataggio
Nel tentativo di ritrovare la strada, la donna era rimasta bloccata con la sua auto, in zone sterrate e in cui anche le più semplici manovre, senza il veicolo giusto, risultavano quasi impossibili. I Carabinieri di Misterbianco si sono messi in contatto con la donna telefonicamente per organizzare il salvataggio. Fortunatamente, nella zona non c’erano problemi di segnale telefonico e questo ha permesso all’automobilista di poter fornire tutte le informazioni necessarie per il salvataggio.
I dati di geolocalizzazione (con una semplice condivisione della posizione tramite un’app di messaggistica) e le foto della zona hanno permesso alle pattuglie dei Carabinieri di intervenire rapidamente. Una volta giunti sul posto, infatti, i militari sono riusciti in tempi rapidi a liberare l’auto della donna, riportandola su strade asfaltate e permettendo così un facile rientro a casa. La giornata, come raccontato dagli stessi Carabinieri e riportato dall’Ansa, si è conclusa con un messaggio vocale da parte della giovane automobilista che ha ringraziato i suoi salvatori “con il cuore e con tutta sé stessa” per l’aiuto.
Questo caso ci conferma come sia importante valutare sempre con occhio critico le indicazioni fornite dal navigatore. Non tutte le mappe sono aggiornate e non sempre i percorsi forniti sono corretti. In alcuni casi, soprattutto lungo le strade di campagna, c’è il rischio di imbattersi in strade sterrate o semplicemente in sentieri che non sono stati pensati per poter essere percorsi da un’auto cittadina. In questi casi, è sempre meglio fermare la marcia, tornare indietro e cercare vie alternative, più sicure e, soprattutto, più adatte ad essere percorse con una city car, evitando il rischio di restare impantanati e di non riuscire a trovare la strada giusta.