Alessandro Sahebi aggredito a Roma perché con la felpa di Azione Antifascista, era con moglie e figlio neonato
Il giornalista Alessandro Sahebi ha raccontato di essere stato aggredito a Roma da tre uomini perché indossava una felpa di Azione Antifascista
Il giornalista Alessandro Sahebi ha denunciato sul proprio profilo Instagram di essere stato aggredito a Roma, in zona Brancaccio, mentre era con la moglie e il figlio neonato. Tre uomini lo avrebbero colpito e minacciato di togliere la felpa con il logo di Azione Antifascista. Sahebi presenterà denuncia e ha chiesto aiuto per identificarli.
L’aggressione in zona Brancaccio a Roma
Il giornalista e autore televisivo Alessandro Sahebi ha denunciato di essere stato aggredito nella serata di ieri – venerdì 24 ottobre 2025 – a Roma, nei pressi del teatro Brancaccio.
Lo ha raccontato attraverso una serie di storie su Instagram, in cui ha pubblicato le immagini dei presunti aggressori e ha descritto la dinamica dell’episodio.
Instagram alessandro_sahebi
“Questi due signori ieri in zona Brancaccio mi hanno aggredito. La mia colpa? Avere una felpa che a loro evidentemente non piace molto”, ha scritto Sahebi, mostrando il capo di abbigliamento con il logo di Azione Antifascista. Secondo il suo racconto, i tre uomini lo avrebbero avvicinato mentre stava scattando una foto alla moglie, Francesca, che teneva in braccio il loro figlio di sei mesi.
Il racconto sui social
“Mi intimavano di toglierla o metterla al contrario – ha spiegato il giornalista – e al mio rifiuto ho ricevuto due colpi in faccia dal terzo soggetto, che non si vede nel video”. Durante l’aggressione, uno dei tre avrebbe minacciato la compagna del giornalista.
Sahebi ha ricostruito l’episodio precisando di non aver avuto alcun contatto o discussione precedente con gli aggressori. “Stavo solo facendo una foto davanti al teatro Brancaccio. I tre sono arrivati come tori su di me, prendendomi per la felpa”.
In un’altra storia ha indicato che la traversa da cui sarebbero arrivati gli aggressori conduce, “in otto minuti a piedi, al centro sociale di destra CasaPound”, pur precisando che “è presto per fare connessioni” e che presenterà denuncia lunedì.
“Un’aggressione in tre contro uno”
Il giornalista ha poi ricordato che la zona è dotata di numerose telecamere di sorveglianza e ha annunciato di aver già richiesto i filmati.: “Ovviamente i geni dimenticano che in quel punto è pieno di telecamere”, ha ironizzato.
Nell’ultimo aggiornamento pubblicato su Instagram, Alessandro Sahebi ha rassicurato sulle proprie condizioni e su quelle della sua famiglia: “Io, Francesca e il bimbo stiamo bene. Un paio di schiaffoni non ci spaventano, ma mi chiedo per quanto tempo questa città possa tollerare chi non si fa scrupoli nell’aggredire, in tre contro uno, una famiglia a passeggio”.
Il giornalista ha concluso ribadendo di non aver ceduto alle intimidazioni: “La felpa non l’ho tolta né capovolta”. E ha invitato chiunque riconoscesse le persone ritratte nelle immagini a scrivergli via mail per fornire informazioni utili alle indagini.
Facebook Alessandro Sahebi / Instagram alessandro_sahebi