Andrea Russo risucchiato dall'aereo a Orio al Serio, come ha fatto ad arrivare in pista: allarme sicurezza
Andrea Russo è stato risucchiato dall'aereo a Orio al Serio, ma come ha fatto ad arrivare fino in pista all'aeroporto? È allarme sicurezza
Dopo che Andrea Russo è riuscito ad arrivare in pista all’aeroporto di Orio al Serio, finendo per essere risucchiato dal motore di un aereo, in Italia si discute di allarme sicurezza. La pista più probabile sulla morte del 35enne è quella del suicidio, ma ci si interroga su come Russo sia riuscito ad arrivare fin lì e sulle eventuali falle nello scalo. Ed è spuntato un precedente proprio a Orio al Serio.
- La nota di Volotea sulla morte di Andrea Russo
- Andrea Russo risucchiato dall'aereo: ipotesi suicidio
- Perché Andrea Russo è stato risucchiato dal motore dell'aereo
- Come ha fatto Andrea Russo a entrare in pista a Orio al Serio
- Allarme sicurezza all'aeroporto di Orio al Serio: il precedente
- La risposta di Enac: "Nessun buco di sicurezza"
La nota di Volotea sulla morte di Andrea Russo
In una nota, Volotea ha confermato “con rammarico che uno dei suoi aeromobili è stato coinvolto in un incidente all’aeroporto di Milano- Bergamo. Secondo quanto riportato dalle Autorità competenti, un uomo è riuscito ad introdursi sul piazzale degli aeromobili, raggiungendo poi la via di rullaggio. Qui si è avvicinato all’aereo, fermo e a motori accesi, perdendo la vita. Le cause del suo gesto risultano ancora sconosciute. Questa persona non era a bordo del volo e non ha alcun legame con la compagnia”.
A bordo dell’aereo erano presenti 154 passeggeri e 6 dipendenti Volotea (2 piloti e 4 membri dell’equipaggio di cabina). “Tutte le persone sull’aereo risultano illese – si legge ancora nella nota – e hanno ricevuto sostegno psicologico fornito dalla compagnia aerea”.
ANSA
L’aeroporto di Orio al Serio.
Andrea Russo risucchiato dall’aereo: ipotesi suicidio
Stando a quanto appreso dall’agenzia Adnkronos da fonti della Procura di Bergamo, la pista più probabile per la morte di Andrea Russo è quella del suicidio.
L’indagine si sta concentrando “sulle ultime ore” dell’uomo, nel tentativo di capire “se ci sia stato qualche fatto eclatante” e un eventuale collegamento con l’aeroporto.
Perché Andrea Russo è stato risucchiato dal motore dell’aereo
Il professor Gregory Alegi, tra i massimi esperti di aviazione, ha commentato la morte di Andrea Russo con Adnkronos: “Io mi soffermerei sulla difficoltà oggi, con le misure di sicurezza che ci sono per una persona, che non sia un addetto ai lavori o un passeggero, di entrare e buttarsi davanti ai motori di un aereo. Questa mi sembra una cosa piuttosto interessante. Mi sembra francamente la cosa più strana di tutte“.
Alegi, a proposito dei motori di aereo, ha spiegato: “Oggi i motori degli aerei civili, hanno delle prese d’aria enormi. Li chiamiamo turboventola, proprio perché davanti hanno una enorme ventola senza protezioni. Quindi è abbastanza facile possa accadere”.
Come ha fatto Andrea Russo a entrare in pista a Orio al Serio
Esperti di sicurezza aeroportuale hanno spiegato al Corriere della Sera che l’aeroporto di Orio al Serio presenterebbe una “criticità” strutturale nell’area degli Arrivi, al piano terra: le porte di emergenza che danno sul piazzale degli aerei sono considerate molto vicine all’uscita dei passeggeri e senza elementi di ostacolo.
La struttura di Orio al Serio, lunga e stretta, presenta poca distanza tra le porte automatiche e le uscite di emergenza accanto ai rulli di consegna. Si tratta di 12-15 metri di distanza che, correndo, si possono coprire in 4 secondi.
Allarme sicurezza all’aeroporto di Orio al Serio: il precedente
Pasquale Salvatore, segretario della Fit Cisl di Bergamo, ha rivelato all’agenzia ANSA che, quasi due mesi fa, una persona era già entrata in pista all’aeroporto di Orio al Serio: “Un uomo, che si pensa aveva scavalcato la recinzione, è stato trovato all’interno del carrello di un aereo”.
Salvatore ha aggiunto sul caso Andrea Russo: “Sicuramente tutti ci facciamo la stessa domanda: cosa ci facesse una persona sotto il motore di un aereo”.
Il segretario della Fit Cisl di Bergamo ha poi sollevato una questione: “Negli altri aeroporti i passeggeri sono accompagnati agli aerei” con bus “o vanno attraverso dei tunnel. A Bergamo spesso, molto spesso, i passeggeri vanno verso l’aeromobile a piedi e questo sicuramente abbatte l’attenzione”.
Anche Cub Trasporti ha sollevato una questione legata alla sicurezza a Orio al Serio: “Gli aeroporti italiani, in questo caso lo scalo bergamasco di Orio al Serio, vogliono garantire la sicurezza di passeggeri e operatori demandando a personale part-time su turni, affidandosi a cooperative di carico e scarico e dipendenti con contratti a chiamata. A Orio manca personale sufficiente a gestire i volumi di traffico aereo”.
La risposta di Enac: “Nessun buco di sicurezza”
Pierluigi Di Palma, presidente di Enac, ha spiegato all’ANSA che l’ente “non ha alcuna preoccupazione sulla sicurezza della struttura aeroportuale e del trasporto aereo”, anche se – ha aggiunto – è stata chiesa una relazione al direttore territoriale che “leggeremo con attenzione”, sottolineando che comunque “non emergono situazioni di difficoltà infrastrutturale” e che “il presidio di sicurezza ha funzionato e non ha mostrato buchi”.
