Asia Cogliandro incinta scaricata da Perugia, l'accusa della pallavolista al club: "Si sono sbarazzati di me"
Rimasta incinta, la pallavolista Asia Cogliandro denuncia di essere stata mandata via dalla società in cui giocava a causa della maternità
Asia Cogliandro ha denunciato di essere stata mandata via dalla squadra di pallavolo di Perugia in cui giocava in A1 dopo che la società ha saputo che era incinta. L’atleta ha raccontato di aver subito pressioni con i dirigenti che le hanno detto “di lasciare la casa e di restituire anche le mensilità di affitto già pagate”.
- Cosa è successo dopo l'annuncio della maternità di Asia Cogliandro
- La denuncia di violenze psicologiche
- La carriera di Asia e il futuro nella pallavolo
Cosa è successo dopo l’annuncio della maternità di Asia Cogliandro
In un’intervista a La Stampa, Asia Cogliandro ha raccontato di aver scoperto di essere incinta il 20 gennaio. L’atleta ha spiegato di aver subito un aborto tempo prima e di essere in cura perché i medici le avevano detto che era in una situazione complessa in cui sarebbe stato difficile avere un figlio.
Sapere di aspettare un bambino, per la pallavolista, è stato quindi “una mano dal cielo”. Alla fine del campionato mancavano sette settimane.
IPA
La squadra del Perugia in cui giocava Asia Cogliandro
“Io pensavo di restare. Lo dico alle compagne storiche, per un confronto – ha raccontato Asia – ma il 21 gennaio mi alleno e ho paura, loro sono agitate. Non si può fare. Esco dallo spogliatoio con una decisione: il giorno dopo lo comunico al direttore sportivo”.
Il direttore sportivo sembra contento e le fa le congratulazioni. Cogliandro chiede riservatezza perché la gravidanza è a rischio, ma l’atleta sostiene che la sua privacy non sia stata rispettata.
“In un attimo lo scenario si trasforma e le pressioni arrivano immediatamente. Piena di ansia dò la notizia ufficiale. Subito, la società mi dice di lasciare la casa e di restituire anche le mensilità di affitto già pagate”, ha detto la pallavolista che, nonostante le difficoltà tra scatoloni e controlli per il bambino da fare, lascia comunque l’abitazione.
La società però vuole capire che cosa fare con il contratto e comincia con le telefonate e le richieste. “Mi impongono di chiedere la maternità, ma quella scatta a due mesi dalla data del parto. Non ragionano, vogliono solo tagliarmi”, ha affermato Asia.
La denuncia di violenze psicologiche
Tra l’offerta della società per un accordo e il dovuto fino a scadenza contratto ci sono 12mila euro di differenza, una cifra definita “ridicola” da Asia che però non accetta il compromesso perché ritiene di aver “subito una violenza psicologica che non posso accettare”.
L’atleta si propone di aiutarli a gestire i social o chiede di avere un lavoro d’ufficio per i mesi che mancavano.
“Purtroppo il loro unico intento era sbarazzarsi di me. Ho persino ipotizzato di congelare il contratto – ha spiegato Cogliandro – fino al rientro, alle stesse condizioni. Io in carriera ho avuto degli infortuni: mentre sei ferma ti pagano, se sei incinta sei da allontanare. Mi hanno dato dell’ingrata, mi hanno minacciata”.
L’atleta sostiene che la società le abbia detto che le conveniva accettare l’accordo o non avrebbe più trovato una squadra.
La carriera di Asia e il futuro nella pallavolo
Asia Cogliandro è una pallavolista con quindici anni di carriera tra A1 e A2. La permanenza con la squadra di Perugia l’ha definita “una grande storia d’amore finita con una inconcepibile violenza psicologica di cui non capisco proprio il motivo”.
L’atleta ha ammesso che, dopo quanto è successo, “piuttosto che tornare a giocare faccio il muratore, con tutto il rispetto, non sarei ovviamente in grado, però lo sport che amavo ora mi disgusta. Non ne voglio più sapere di quel mondo”.
