Bracconaggio a Santo Stefano in Aspromonte, cacciatore colto in flagrante su uno sgabello nel bosco
Un uomo è stato denunciato a Santo Stefano in Aspromonte per bracconaggio: usava un richiamo acustico per tordi e aveva un esemplare abbattuto.
A Santo Stefano in Aspromonte (Reggio Calabria) un uomo è stato sorpreso a cacciare illegalmente con un richiamo acustico per tordi. L’intervento è stato effettuato nell’ambito delle attività di contrasto al bracconaggio e alle rapine di armi ai danni dei cacciatori, come reso noto dalle forze dell’ordine.
Operazione dei Carabinieri contro il bracconaggio
Stando alle informazioni pubblicate sul sito dei Carabinieri, l’operazione si è svolta nelle aree boschive di Contrada Scifadi, in località Ceramida, nel territorio di Santo Stefano in Aspromonte. I militari della locale Stazione hanno avviato un controllo mirato per prevenire e reprimere episodi di bracconaggio e rapina di armi, fenomeni che negli ultimi tempi hanno destato particolare attenzione nelle zone rurali.
La scoperta del richiamo acustico e dell’uomo armato
Durante il pattugliamento, i Carabinieri hanno percepito a distanza il suono insistente di un tordo, riprodotto in modo continuo. Tale elemento ha fatto sospettare l’impiego di un dispositivo elettronico vietato dalla normativa sulla caccia. Avvicinandosi con cautela al punto di provenienza del suono, i militari hanno individuato un uomo seduto su uno sgabello, con un fucile a tracolla. Poco distante, è stato trovato un richiamo acustico elettromagnetico ancora in funzione.
Sequestro di armi e denuncia
Nel corso della perquisizione, i Carabinieri hanno rinvenuto nel bagagliaio dell’autovettura dell’uomo un esemplare di tordo bottaccio appena abbattuto. L’arma da fuoco, il richiamo acustico e tutto il materiale ritenuto pertinente sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo è stato quindi denunciato per violazione delle leggi sulla tutela della fauna selvatica, in particolare per l’utilizzo di mezzi non consentiti e per l’abbattimento illecito di fauna protetta.
Controlli intensificati nelle aree boschive
L’operazione si inserisce in un più ampio dispositivo preventivo messo in atto dall’Arma dei Carabinieri per contrastare il bracconaggio e garantire il rispetto delle norme nelle aree boschive. Le attività di controllo sono state intensificate soprattutto nelle zone considerate più a rischio, come le aree rurali e boschive di Santo Stefano in Aspromonte, dove negli ultimi mesi si sono verificati diversi episodi di caccia illegale e furto di armi ai danni dei cacciatori.
IPA
Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.