Colpo di scena a Taranto, il sindaco Piero Bitetti ritira le dimissioni per partecipare al tavolo sull'ex Ilva
Il sindaco di Taranto Piero Bitetti avrebbe revocato le dimissioni presentate tre giorni prima per partecipare al tavolo del Mimit sull'ex Ilva
Improvvisa marcia indietro del sindaco di Taranto, Piero Bitetti, che ha revocato le dimissioni. Il primo cittadino del comune pugliese aveva rimesso il suo mandato dopo le forti proteste di cittadini e associazioni ambientaliste, esplose al termine di un incontro sul futuro dell’ex Ilva. Un dietrofront giustificato dalla necessità di presenziare all’incontro del Mimit sullo stabilimento siderurgico.
Il tavolo sull’ex Ilva
Secondo quanto riportato da Ansa, infatti, Bitetti sarebbe diretto a Roma per prendere parte al tavolo sull’ex Ilva convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Il sindaco avrebbe deciso di ritirare le dimissioni per il rischio del vuoto istituzionale che l’assenza del primo cittadino di Taranto avrebbe provocato in un passaggio cruciale per il futuro della città.
Le dimissioni di Piero Bitetti
Pietro Bitetti si era dimesso a circa 50 giorni dalla sua elezione, presentando una lettera al protocollo in cui motivava la scelta per le condizioni di “inagibilità politica” che si sarebbero venute a creare.
La decisione è arrivata dopo le dure contestazioni di una folla di tarantini e di ambientalisti, che all’uscita di un incontro, alla vigilia del Consiglio comunale del 30 luglio sull’accordo di decarbonizzazione dell’ex Ilva proposto dal Governo, ha bloccato il passaggio al sindaco, al grido di “assassini, assassini”.
ANSA
La protesta dei cittadini e delle associazioni ambientaliste a Taranto che ha portato alle dimissioni del sindaco Piero Bitetti
La marcia indietro del sindaco di Taranto
In seguito alla protesta, Bitetti era rientrato in Municipio per questioni di sicurezza, prima di annunciare le dimissioni, denunciando anche pressioni e minacce da parte di ambientalisti.
A causa del passo indietro del primo cittadino, era stata annullata la seduta del Consiglio comunale che avrebbe dovuto conferirgli il mandato sul tema.
Come previsto dalla legge, il sindaco aveva 20 giorni per confermare o ritirare le dimissioni, ma la revoca sembrava esclusa fino alla giornata di mercoledì 30 luglio.
Nella giornata di giovedì la svolta improvvisa, che sarebbe dovuta proprio all’esigenza di garantire la rappresentanza istituzionale della città al tavolo ministeriale. Intanto sarebbe in corso un vertice della maggioranza di centrosinistra per valutare la situazione.
Al vertice è prevista la presenza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il presidente della Provincia di Taranto Gianfranco Palmisano, i sindaci di Taranto e Statte, Piero Bitetti e Fabio Spada, e il commissario dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio Giovanni Gugliotti.
