Femminicidio di Francesca Deidda, ergastolo al marito Igor Sollai: la reazione del fratello della vittima
La sentenza d'ergastolo per il femminicidio di Francesca Deidda, condannato l'ex marito Igor Sollai. La reazione del fratello
Nessuno sconto di pena per il femminicidio di Francesca Deidda avvenuto nel maggio 2024. La sentenza della Corte d’assise di Cagliari ha condannato Igor Sollai all’ergastolo con un anno di isolamento diurno per l’omicidio della moglie. La richiesta del pubblico ministero Marco Cocco è stata accolta così integralmente dai giudici. Le accuse per l’ex marito della vittima sono di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.
- Femminicidio Francesca Deidda, la ricostruzione
- Il processo ad Igor Sollai
- Le reazioni alla sentenza per il femminicidio di Francesca Deidda
Femminicidio Francesca Deidda, la ricostruzione
Francesca Deidda era scomparsa il 10 maggio 2024 da San Sperate e dopo circa due mesi di indagini il suo corpo era stato rinvenuto nelle campagne sarde tra Sinnai e San Vito. Macabro il ritrovamento perché era il cadavere si trovava in un borsone che l’omicida ha tentato di occultare all’interno di un bosco sull’ex orientale sarda.
Igor Sollai è stato subito nel mirino degli inquirenti. Analizzando le sue ricerche su internet erano state trovati risultati su “come scavare una fossa”, “come acquistare cianuro” e sulle reazioni di una persona ad un colpo violento alla testa.
ANSA
Altro indizio era il fatto che il marito di Francesca Deidda aveva chiesto il licenziamento per conto della moglie attraverso un modulo online e aveva utilizzato personalmente il cellulare della vittima fingendo di rassicurare tutti su un suo allontanamento volontario.
A sporgere querela è stato il fratello dopo aver raccolto le informazioni di amiche e colleghe di lavoro che credevano poco ad una scelta così drastica da parte della donna. La svolta delle indagini è arrivata quando è stato inserito sul mezzo di lavoro di Igor Sollai un dispositivo Gps per tracciare tutti i suoi spostamenti.
Il processo ad Igor Sollai
Il pubblico ministero Cocco in aula ha ribadito che il comportamento dell’imputato, a causa anche delle diverse versioni fornite nel corso del tempo, non permetteva attenuanti.
La difesa di Igor Sollai, seguito dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, hanno chiesto di far cadere la premeditazione e le altre aggravanti. La donna è stata uccisa con otto colpi alla testa con un martello mentre riposava sul divano di casa. La presunta arma del delitto fu poi messa in vendita su un portale di oggetti usati.
L’imputato confessò solo a novembre dopo aver negato più volte ogni responsabilità per la morte della moglie.
Le reazioni alla sentenza per il femminicidio di Francesca Deidda
L’aula della Corte d’assise di Cagliari era gremita di parenti della vittima e semplici curiosi al momento della proclamazione della sentenza. A presiedere la corte la giudice Lucia Perra.
Presente Igor Sollai, 43 anni autotrasportatore, che ha ascoltato in silenzio senza battere ciglio. Forte invece la reazione del fratello della vittima che ha commentato così la sentenza per la morte di Francesca Deidda.
“Mia sorella non c’è più e non ci sarà, questo non cambierà le cose ma sono soddisfatto dalla giustizia e dal lavoro svolto” ha commentato Andrea, molto provato per quanto vissuto.
