Foggia sotto tutela antimafia, è il primo caso per un club di calcio: estorsione e minacce, 4 arresti

La società Calcio Foggia 1920 è finita sotto tutela antimafia dopo una tentata estorsione e le minacce che hanno portato anche a quattro arresti

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La società Calcio Foggia 1920 è finita in amministrazione giudiziaria come forma di tutela antimafia, per sottrarla alla pressione dei clan, in seguito a una tentata estorsione e a minacce. Si tratta del primo caso per un club di calcio. Le indagini hanno evidenziato un legame tra la tifoseria organizzata, i gruppi ultras e la criminalità organizzata riconducibile alla Società foggiata. Quattro gli arresti.

Società Calcio Foggia 1920 in amministrazione giudiziaria

In seguito alle indagini che hanno posto in evidenza un legame tra tifo organizzato, i gruppi ultras e la criminalità organizzata riconducibile alla Società foggiata, il club Calcio Foggia 1920 è finito in amministrazione giudiziaria, allo scopo di sottrarlo alla pressione dei clan.

La Polizia di Stato ha eseguito tale misura preventiva, adottata dal Tribunale di Bari, Sezione Misure di Prevenzione, su proposta congiunta del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, del Procuratore Distrettuale di Bari e del Questore di Foggia.

I tifosi del Foggia calcioFonte foto: IPA

I tifosi del Foggia calcio.

Gli arresti e i Daspo a Foggia

Contestualmente alla misura preventiva dell’amministrazione giudiziaria, è stata eseguita un’ordinanza cautelare nei confronti di 4 persone ritenute gravemente indiziate di tentata estorsione nei confronti del presidente del Calcio Foggia 1920.

Sono stati anche notificati 52 provvedimenti di Daspo “fuori contesto”, nei confronti di altrettanti soggetti residenti nella provincia di Foggia gravati da precedenti condanne per delitti di criminalità organizzata e stupefacenti.

Cosa è emerso dalle indagini a Foggia

Dalle indagini, come riportato da LaPresse, è emerso che alcuni gruppi ultras “diretta espressione della criminalità organizzata foggiana” avrebbero pianificato e realizzato una lunga campagna di intimidazione e azioni violente finalizzata a costringere il titolare della società Foggia Calcio 1920 a rassegnare le dimissioni e a cedere il controllo del club.

Le pressioni puntavano a ottenere la gestione del sistema delle sponsorizzazioni e degli accrediti per l’ingresso allo stadio, ma anche il controllo delle assunzioni e dei rapporti professionali all’interno della società sportiva.

La campagna estorsiva era finalizzata alla cessione forzata della società per un prezzo molto inferiore a quello di mercato, realizzata tramite una “sconcertante” serie di gravissimi atti intimidatori ai danni dei giocatori della società, della governance aziendale e del presidente del club, anche con l’uso di armi e materiale esplosivo e con metodi tipicamente mafiosi.

La strategia portata avanti da alcuni gruppi di ultras del Foggia, legati alla criminalità organizzata della Società foggiana, si sarebbe manifestata anche con attentati incendiari.

Il 18 giugno 2023 furono esplosi alcuni colpi di fucile verso l’autovettura dell’allora capitano del Calcio Foggia 1920. Inoltre, venne collocato un rudimentale ma pericoloso ordigno esplosivo nei pressi dell’automobile di Emanuele Canonico, allora vice presidente della società Foggia Calcio 1920.

Due attentati incendiari ai danni di autovetture in uso ai vertici del Foggia Calcio 1920 sono stati sventati. In un caso, era stato individuato in flagranza del reato un minorenne.

Foggia antimafia estorsione arresti Fonte foto: IPA
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