Il colonnello dei carabinieri Sabatino condannato per i depistaggi su Stefano Cucchi, altri tre prescritti

Chiuso il processo d'appello sui depistaggi in seguito alla morte di Stefano Cucchi: condanne per tre carabinieri

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Si è concluso con tre condanne, due assoluzioni e tre prescrizioni il processo d’appello a carico di 8 carabinieri imputati per i depistaggi seguiti al pestaggio e alla morte di Stefano Cucchi. I giudici hanno confermato le condanne per il generale Lorenzo Sabatino e per altri due militari e riconosciuto l’intervenuta prescrizione per altri tre, tra cui il generale Casarsa. Assolti invece due imputati che erano stati condannati in primo grado.

Stefano Cucchi, chiuso il processo d’appello per i depistaggi

Si è chiuso a Roma nella giornata di giovedì 19 giugno il processo d’appello sui depistaggi relativi al caso di Stefano Cucchi, il 31enne romano morto sette giorni dopo l’arresto nell’ottobre 2009.

Come riporta Ansa, i giudici della Corte di Appello di Roma hanno confermato le condanne per tre degli otto carabinieri imputati, tutti condannati in primo grado nell’aprile 2022.

Ilaria CucchiANSA
 La senatrice Ilaria Cucchi, sorella di Stefano

I militari erano accusati a vario titolo di falso, favoreggiamento, omessa denuncia e calunnia.

Condannato il colonnello dei carabinieri Sabatino

Confermate le condanne a un anno e tre mesi per il colonnello Lorenzo Sabatino e a 2 anni e sei mesi per Luca De Cianni.

Condanna confermata ma con pena ridotta a 10 mesi per Francesco Di Sano.

Per altri tre carabinieri, il generale Alessandro Casarsa e i militari Francesco Cavallo e Luciano Soligo, è invece scattata la prescrizione.

Sono stati assolti invece Massimiliano Colombo Labriola e Tiziano Testarmata, che in primo grado erano stati condannati a un anno e nove mesi.

Stefania Cucchi: “Sentenza importante”

Soddisfatta la senatrice Ilaria Cucchi, presente in aula alla lettura della sentenza.

“La sentenza di oggi è estremamente importante, soprattutto considerato il momento storico che stiamo attraversando”, ha dichiarato.

“Si ha sempre la sensazione di questo senso di impunità da parte di determinate categorie di persone, oggi in quest’aula è stata confermata la sentenza di prima grado riguardo ai reati commessi dalla cosiddetta scala gerarchica successivamente all’uccisione di mio fratello”.

“Oggi è una giornata molto importante e credo non solo per Ilaria Cucchi e la sua famiglia”, ha concluso la sorella di Stefano Cucchi.

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