Impagnatiello pronto al ricorso in appello per l'omicidio di Giulia Tramontano, il piano dei legali
Per i legali di Impagnatiello, l'ex compagno di Giulia Tramontano e autore del suo omicidio avrebbe agito senza premeditazione: c'è il ricorso
La difesa di Alessandro Impagnatiello, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, prepara il ricorso in appello. Le avvocatesse contestano la premeditazione e la crudeltà, sostenendo che la sua condotta post-delitto fosse incoerente con l’immagine di “stratega” delineata dall’accusa.
- Impagnatiello, mossa a sorpresa della difesa
- Le basi del ricorso in appello
- La lettera di Impagnatiello a Giulia
Impagnatiello, mossa a sorpresa della difesa
Giulia Tramontano è stata uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello mentre aspettava un bambino di sette mesi, un omicidio che è stato giudicato come premeditato e crudele, e che è valso all’imputato una condanna all’ergastolo.
L’amara vicenda però potrebbe non essere ancora conclusa. Gli avvocati di Impagnatiello stanno finalizzando il ricorso in appello, che verrà presentato anticipatamente nelle prossime settimane.
ANSA
Giulia Tramontano
Durante la difesa finale, le legali Giulia Geradini e Samantha Barbaglia hanno sottolineato come, dopo il crimine avvenuto il 27 maggio 2023 a Senago, nel Milanese, l’ex barman abbia agito in modo goffo e impreciso, un atteggiamento che, a loro avviso, contraddice il profilo di abile manipolatore e freddo stratega dipinto dall’accusa.
Le basi del ricorso in appello
Per la difesa di Impagnatiello, quindi, non sussistevano né la premeditazione né la crudeltà, aggravanti che la Corte d’Assise di Milano ha invece ritenuto fondate.
La sentenza, le cui motivazioni sono state diffuse a febbraio, aveva stabilito invece che Impagnatiello aveva pianificato l’omicidio di Giulia per quasi sei mesi. Poi aveva messo in atto il suo proposito il 27 maggio con 37 coltellate, subito dopo che la donna aveva incontrato l’amante del compagno.
Undici di quei colpi l’hanno raggiunta mentre era ancora in vita e, per i giudici, in quei brevi istanti la vittima ha compreso che anche il bambino che portava in grembo sarebbe morto con lei.
La lettera di Impagnatiello a Giulia
Prima della sentenza, aveva fatto discutere l’invio dal carcere, da parte di Impagnatiello, di una lettera per Giulia Tramontano, affidata al programma “La Zanzara” di Radio 24 e letta da Giuseppe Cruciani.
Nel documento l’ex barman chiedeva scusa alla vittima e alla sua famiglia, ma attaccava anche i media e la magistratura, puntando il dito contro la stampa per aver spettacolarizzato il caso e sui giudici per aver scelto, a suo avviso, le date delle udienze strizzando un occhio alle esigenze mediatiche.
“Sei un miserabile” aveva commentato su Instagram Loredana Femiano, madre di Giulia Tramontano, dopo aver appreso l’iniziativa di Impagnatiello.
