Los Angeles, polizia allontana la troupe del giornalista Jason Carroll della CNN: "Mani dietro la schiena"

A Los Angeles la polizia allontana la troupe del reporter Jason Carroll della CNN; Trump evoca l'arresto del governatore della California Newsom

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Situazione sempre più tesa a Los Angeles dopo giorni di scontri tra manifestanti e polizia, a cui si sono aggiunte le truppe della guardia nazionale e i marines. La polizia ha anche allontanato un giornalista della CNN, Jason Carroll, e la sua troupe che stavano documentando la situazione nel centro della città. Intanto il governatore della California Newsom ha fatto causa all’amministrazione Trump per la decisione, definita “incostituzionale”, di inviare i militari nonostante l’opposizione dello Stato.

Los Angeles, polizia allontana giornalista della CNN

Un giornalista e la sua troupe sono stati allontanati dalla polizia da una zona del centro di Los Angeles dove sono in corso da giorni scontri tra manifestanti e forze dell’ordine.

Lo riferisce la CNN, spiegando che l’episodio è avvenuto nella serata di lunedì 9 giugno.

Los AngelesFonte foto: ANSA

Un agente ha detto al reporter della CNN Jason Carroll e ai membri della sua troupe di mettere le mani dietro la schiena, e sono stati poi scortati via dalla zona delle proteste.

Due membri del personale di sicurezza che lavora con la troupe della CNN sono stati arrestati e poi rilasciati poco dopo, senza accuse.

“È una cosa che non mi aspettavo, semplicemente perché siamo stati qui tutto il giorno”, ha detto Carroll. “Di solito gli agenti si rendono conto che la stampa è lì a fare il suo lavoro“, ha aggiunto.

Proteste a Los Angeles, Trump schiera anche i marines

Da venerdì 6 giugno sono in corso a Los Angeles estese proteste, iniziate dopo i raid dell’Ice che hanno arrestato decine di presunti immigrati irregolari e poi trasformate in proteste contro le politiche dell’amministrazione Trump in generale.

Proteste che sono poi diventate violente, con scontri tra manifestanti e polizia e centinaia di arresti. E che sono state alimentate anche dalla reazione, decisamente sproporzionata, di Donald Trump.

Il presidente americano ha prima inviato a Los Angeles le truppe della guardia nazionale, oltre 4 mila uomini, nonostante l’opposizione del governo della California, poi lunedì ha mobilitato anche 700 marines.

Intanto dopo Los Angeles altre proteste simili sono scoppiate in altre città americane, tra cui San Francisco, New York, Atlanta, Seattle e Dallas. La CNN riferisce che almeno 150 persone sono state arrestate a San Francisco.

La California contro Trump

Intanto la California ha intentato una causa contro l’amministrazione Trump, chiedendo a un giudice di dichiarare incostituzionale la mobilitazione della guardia nazionale senza il consenso del governatore.

Il governatore californiano Gavin Newsom, del Partito Democratico, ha definito “palesemente incostituzionali” e uno “sfacciato abuso di potere” le ultime mosse dell’amministrazione Trump, a partire dalla mobilitazione dei militari.

Newsom ha accusato il presidente americano di voler creare il caos a scopi politici, invitando i cittadini a “non abboccare all’esca di Trump”.

Trump chiede l’arresto di Newsom

Donald Trump ha risposto alle accuse di Newsom evocando l’arresto del governatore californiano.

“Io lo farei”, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se Tom Homan dovrebbe arrestare il governatore della California.

“Il Presidente degli Stati Uniti ha appena chiesto l’arresto di un Governatore in carica. Questo è un giorno che speravo di non vedere mai in America”, ha commentato Newsom su X.

“Non mi interessa se sei Democratico o Repubblicano, questa è una linea che non possiamo oltrepassare come nazione: è un passo inequivocabile verso l’autoritarismo“.

los-angeles-polizia-troupe-jason-carroll-cnn Fonte foto: Getty