Mark Samson e l'omicidio di Ilaria Sula, l'ammissione al gip: "Uccisa per gelosia, ho fatto tutto da solo"

Mark Samson ha confessato di aver ucciso l'ex Ilaria Sula per gelosia, ma senza premeditazione e il coinvolgimento dei genitori per disfarsi del corpo

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Mark Samson ha confessato di aver accoltellato Ilaria Sula dopo aver visto il messaggio di un altro ragazzo sul suo smartphone e ha allontanato i sospetti sui genitori. Nell’interrogatorio di garanzia, il 23enne di origine filippine ha ammesso di aver ucciso l’ex fidanzata 22enne ma di non aver premeditato l’omicidio. Il reo confesso ha dichiarato al gip di aver colpito per gelosia e di aver fatto tutto da solo: la sua ricostruzione dei fatti escluderebbe un coinvolgimento del padre e della madre.

L’omicidio di Ilaria Sula

Nelle cinque ore davanti al gip Samson ha ricostruito le circostanze del femminicidio di Ilaria Sula, con cui aveva avuto una relazione altalenante di qualche mese, conclusa da poco.

Il 23enne ha raccontato che l’ex fidanzata lo aveva raggiunto a casa, un appartamento di via Homs, nel quartiere Africano di Roma, la sera del 25 marzo, per restituirgli alcuni vestiti. Vista l’ora tarda, la 22enne aveva deciso di dormire lì, per evitare di prendere i mezzi. Samson l’avrebbe accoltellata la mattina del 26 marzo, colpendola di spalle con un coltello portato insieme alla colazione, in un raptus di gelosia dopo aver letto il messaggio inviato al cellulare dell’ex da un altro ragazzo.

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Mark Samson in un’auto della polizia

La confessione di Mark Samson

Il 23enne ha detto poi di aver avvolto il corpo di Ilaria Sula con il cellophane, di averlo messo dentro un sacco e poi dentro una valigia, per trasportalo in auto in una zona boschiva del Comune di Poli e gettarlo in un dirupo.

Poi il ritorno a casa per lavare la stanza, gettando l’arma del delitto, il tappeto e gli stracci usati per ripulire il sangue in un cassonetto. Il tutto fatto senza l’aiuto di nessuno.

“I miei genitori non erano in casa” avrebbe detto Samson, secondo quanto riportato da Repubblica, ma alle domande specifiche sul ruolo del padre e della madre nella vicenda si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere.

Le indagini

La versione dell’indagato dovrà essere confrontata con l’esito delle analisi sul suo telefono e sul pc della vittima, dove utilizzava anche WhatsApp. L’assassino avrebbe gettato il cellulare della 22enne in un tombino, ma non è stato ancora trovato.

Attese anche le verifiche sulle celle telefoniche disposte dai pm della procura di Roma, che accusano Samson di omicidio volontario, aggravato dalla relazione affettiva e l’occultamento di cadavere.

L’autopsia sul corpo di Ilaria Sula ha confermato che la 22enne è morta per le conseguenze di tre coltellate al collo. Rimane al vaglio degli inquirenti la posizione dei genitori del 23enne, ma l’ora dell’omicidio riportata dall’indagato li scagionerebbe dai sospetti di complicità nel delitto.

mark-samson-ilaria-sula ANSA/Instagram - Ilaria Sula