Omicidio di Kaur Jaan a Polesine Zibello vicino Parma, fermato il figlio: l'avrebbe colpita alla testa
Anziana morta a Polesine Zibello: arrestato il figlio 51enne per omicidio pluriaggravato dopo mesi di violenze. Cosa sappiamo sull'ultima aggressione
Dopo 36 ore di indagini serrate, i carabinieri della Compagnia di Parma hanno arrestato il figlio di Kaur Jaan con l’accusa di omicidio pluriaggravato. L’anziana di 70 anni sarebbe morta in seguito a un pestaggio nella sua abitazione a Polesine Zibello. Non era la prima volta che accadeva.
Omicidio a Polesine Zibello
Fin da subito qualcosa non quadrava e gli investigatori hanno immediatamente preso sul serio la vicenda accaduta a Polesine Zibello. Tutto è iniziato lunedì mattina, quando il figlio 51enne di Kaur Jaan ha chiamato un’ambulanza. Il 118 ha trovato l’anziana in gravissime condizioni ed è stata trasportata con eliambulanza in ospedale.
In via Verdi c’erano altri familiari, che sono arrivati alle mani tra loro generando confusione. Uno di questi era al telefono e chiedeva l’intervento dei carabinieri.
© 2024 OpenMapTiles | © 2024 OpenStreetMap contributors | © 2024 TomTom | Tuttocittà
Anche il personale sanitario ha subito notato che qualcosa non andava. Una volta in ospedale, la donna è stata sottoposta a TAC ed è stata evidenziata un’emorragia cerebrale e un’avulsione dentaria. La causa del decesso, che ha poi portato all’intervento degli agenti, è stata “un’emorragia cerebrale con segni di traumatismo esterno”. Sul corpo della 70enne erano presenti anche lividi, un occhio nero e un taglio. Il figlio aveva dichiarato che era caduta da sola circa due settimane prima.
Il racconto dei vicini
Gli agenti si sono mossi velocemente: nella notte tra lunedì e mercoledì hanno ascoltato i parenti e i vicini e hanno iniziato a delineare un complesso rapporto familiare. Secondo i vicini di casa erano frequenti le liti e le urla di dolore, provenienti non solo dall’anziana, ma anche dalla compagna del 51enne arrestato. La donna infatti difendeva sempre la più anziana e questo avrebbe acceso l’astio da parte dell’indagato.
Anche i fratelli del 51enne hanno riferito dei frequenti litigi e di altri maltrattamenti. Prima del decesso, il 2 agosto l’indagato avrebbe colpito con forza la madre alla testa causandole diverse lesioni. Sarebbe questa aggressione il motivo del malore “improvviso” e della morte.
Dall’esame preliminare sul corpo è emerso un “quadro di natura traumatica, polidistrettuale, interessate prevalentemente l’emivolto sinistro” e “lesioni agli arti superiori e inferiori, riconducibili all’azione di corpi contundenti, riferibili a momenti lesivi diversi”. Si attende l’autopsia per ulteriori conferme.
L’accusa di omicidio
Sul 51enne pende l’accusa di omicidio aggravato dai maltrattamenti, oltre che di abituali atti di violenza fisica e verbale, come disprezzo e umiliazione.
Al Gip è richiesto di convalidare il fermo, necessario per evitare la fuga dell’indagato che potrebbe avere conoscenze fuori Parma o persino fuori dall’Italia.
