Scoppio della centrale di Suviana, in 5 indagati per la strage all'Enel Green Power in cui morirono in 7
La procura di Bologna ha iscritto cinque indagati per il disastro della centrale sul lago di Suviana, in vista di accertamenti irripetibili
Cinque indagati per il disastro alla centrale idroelettrica sul lago di Suviana. La procura di Bologna ha individuato formalmente le persone al centro dell’inchiesta per l’esplosione dell’impianto di Enel Green Power di Bargi, il 9 aprile del 2024, nella quale hanno perso la vita sette operai e altri sei lavoratori sono rimasti feriti.
Il disastro sul lago di Suviana
Il disastro si è verificato tra i piani -8 e -9 della centrale idroelettrica dell’appennino bolognese, a circa 60 metri di profondità sotto la superficie del lago di Suviana, durante il collaudo a un generatore.
Mentre la turbina veniva sottoposta a un test sotto sforzo, un’esplosione improvvisa ha causato la propagazione di un vasto incendio sotterraneo, il crollo di tre piani e il conseguente allagamento.
Fonte foto: ANSA
La centrale idroelettrica sul lago di Suviana
Le vittime dell’esplosione alla centrale
Sette tecnici al lavoro sono morti nell’esplosione: Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano; Alessandro D’Andrea, 37 anni, di Forcoli (Pisa); Vincenzo Franchina, 35 anni, di Messina; Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli; Mario Pisani, 64 anni, di Taranto; Adriano Scandellari, 57 anni, di Ponte San Nicolò (Padova); Pavel Petronel Tanase, 45 anni, di cittadinanza romena, residente nel Torinese.
Sei i feriti, alcuni dei quali con ustioni gravi.
L’inchiesta
Come ricordato da Il Resto del Carlino, alla vigilia del primo anniversario della strage era emerso che la procura di Bologna avrebbe riattivato la consulenza tecnica, disposta per valutare dei profili di responsabilità penale.
Durante l’inverno i piani sommersi della centrale idroelettrica sono risultati irraggiungibili, mentre adesso per i sommozzatori dei Vigili del fuoco è possibile immergersi per recuperare alcuni componenti elettrici necessari a fare luce sul disastro, insieme alle scatole nere già estratte e analizzate.
Le iscrizioni nel registro degli indagati sarebbero state effettuate in vista di un accertamento irripetibile, che prevede la comunicazione a indagati e persone offese, per permettere a tutte le parti di dare incarico ai propri consulenti e partecipare.
Ad oggi il fascicolo aperto, con le ipotesi di reato di disastro colposo, omicidio colposo sul lavoro plurimo e lesioni colpose sul lavoro, era rivolto contro ignoti. I nomi dei cinque indagati non sono ancora stati resi noti.
