Sindacato Cgil per gli arbitri, novità per tutelare fischietti più giovani: "Servono riconoscimenti adeguati"
La Cgil lancia il primo sindacato per arbitri: tutele, salario minimo e sicurezza per una figura centrale ma spesso dimenticata del mondo sportivo
Nasce il primo sindacato per arbitri all’interno della Cgil, nella sezione Slc. L’obiettivo è quello di assicurare tutele, diritti e riconoscimenti a una categoria spesso esclusa dalle garanzie lavorative. Si punta a minimi salariali, coperture previdenziali e protezione contro violenze, specie per i più giovani.
- La Cgil lancia il sindacato degli arbitri
- Gli obiettivi del sindacato
- Tutelare gli arbitri dalle aggressioni
La Cgil lancia il sindacato degli arbitri
L’iniziativa ha avvio ufficiale da martedì 6 maggio: anche i direttori di gara potranno contare su una rappresentanza sindacale, grazie alla sezione dedicata agli arbitri all’interno della Slc Cgil.
Il sindacato, già forte dei primi iscritti, è pensato soprattutto per i più giovani e coinvolge arbitri di ogni disciplina sportiva, anche se a farla da padrone è il calcio, annoverando oltre 33mila direttori di gara.
iStock
La sezione dedicata della Cgil sarà a disposizione degli arbitri di tutte le discipline sportive
Gli obiettivi del sindacato
La novità, che apre a nuove possibilità di tutela e rivendicazione, è stata annunciata da Sabina Di Marco. La segretaria nazionale ha denunciato l’inaccettabilità dello svolgimento dei compiti specifici dell’arbitro in condizioni prive di riconoscimento e protezioni, nonostante il ruolo centrale e spesso esposto a rischi fisici e verbali.
Secondo Di Marco e il segretario generale della Slc, Riccardo Saccone, la finalità principale è garantire condizioni di lavoro stabili, sicure e regolate da norme chiare.
Nonostante il riconoscimento formale come lavoratori, stabilito dal decreto legislativo 36/2021 sul lavoro sportivo, è stato infatti evidenziato come agli arbitri siano ancora negati diritti fondamentali, tra cui contratti collettivi, tutele previdenziali e coperture assicurative.
In un contesto sprovvisto di una cornice normativa definita, quindi, la situazione è quella di precarietà diffusa e vulnerabilità, sia economica che legale, specie in caso di infortuni o aggressioni.
Tutelare gli arbitri dalle aggressioni
Va da sé inoltre che quella in questione sia una figura molto esposta, con sempre più arbitri e arbitre che finiscono per essere bersagli di aggressioni fisiche e verbali.
Ma il nuovo sindacato sottolinea anche, ribadendo il valore educativo e sociale dello sport sancito dall’articolo 33 della Costituzione, la necessità di “minimi salariali dignitosi, copertura Inail e previdenziale, riconoscimento dell’attività come lavoro a tutti gli effetti” oltre all’esigenza di una formazione che sia continuativa nel tempo.
Di Marco e Saccone hanno infine osservato che la creazione di una sezione dedicata agli arbitri all’interno della Slc rappresenta un passo concreto per valorizzare chi ogni giorno garantisce il rispetto delle regole, ribadendo come questa iniziativa sia in linea con i principi della campagna referendaria della Cgil, volta a rafforzare la centralità dei diritti collettivi e il ruolo essenziale di lavoratori e lavoratrici nella società.
