Sophie Codegoni e lo stalking di Alessandro Basciano, l'influencer racconta le persecuzioni e l'odio social
L'influencer Sophie Codegoni ha parlato dell'indagine su Alessandro Basciano per stalking nei suoi confronti: il dj porta il braccialetto elettronico
Tormentata dai fantasmi dello stalking subìto dall’ex, ma anche dai commenti degli hater sui social. L’influencer Sophie Codegoni ha raccontato l'”inferno” che sta vivendo dopo aver denunciato le violenze e le persecuzioni di Alessandro Basciano, dj e padre di sua figlia, indagato e costretto al braccialetto elettronico. La 23enne ha parlato del peso della vicenda giudiziaria sulla sua vita.
- Le parole di Sophie Codegoni
- Il braccialetto elettronico per Alessandro Basciano
- La testimonianza dell'influencer
Le parole di Sophie Codegoni
“Tante volte ho pensato: ma chi me l’ha fatto fare di denunciare? È tostissimo” ha ammesso Sophie Codegoni al Corriere della Sera. “So di aver fatto la cosa giusta, ma sto vivendo un inferno. Sono sola. Ho tanto odio addosso” ha affermato ancora in un’intervista in cui ripercorre le tappe della vicenda.
Dopo la prima denuncia a dicembre 2023, l’influencer ha provato a rimettere insieme la famiglia, passando però per un calvario di oltre un anno tra pedinamenti, insulti, minacce di morte e manipolazioni da parte di Basciano. A novembre 2024 la seconda denuncia, che ha portato all’apertura dell’indagine sul dj, accusato di stalking aggravato nei confronti dell’ex compagna.
Fonte foto: ANSA
Sophie Codegoni in procura a Milano
Il braccialetto elettronico per Alessandro Basciano
Il 35enne è stato costretto al braccialetto elettronico dalla Corte di Cassazione, che ha disposto il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri e il divieto di comunicazione con Sophie Codegoni e la figlia di 2 anni.
Il dj è volato a Miami dove si trova tuttora, ma per la 23enne è una magra consolazione: “Sì, ma tornerà. Spero si curi. Io non sto facendo tutto questo per distruggere lui, ma per proteggere me. Non sono felice di come sono andate le cose e di sapere che il padre di mia figlia deve indossare un braccialetto”.
La testimonianza dell’influencer
“Sono svuotata, piango sempre. Non ho mai dato peso agli haters, ma oggi ogni parola è una ferita. Ma per mia figlia e per il mio lavoro devo sorridere e far vedere che sto bene e sono felice” ha confessato ancora Sophie Codegoni, raccontando di essere stata lasciata sola con la sua famiglia e pochi amici, di dover affrontare i sospetti sui social, ma anche i pregiudizi sul lavoro.
L’influencer ha testimoniato, infine, come in casi come il suo le istituzioni siano presenti “ma i tempi sono lunghissimi. L’emergenza scatta solo per le coltellate. Quello che non si capisce è che se la donna fosse lucida, se ne andrebbe prima; se non se ne va, è perché non è lucida. Perché questi uomini ti portano a pensare che è sempre colpa tua. E non cambiano mai”.
